Corte dei Conti 2025-Il ricorso presentato dai quattro richiedenti, tre dei quali appartenenti alla Polizia di Stato e uno all'Arma dei Carabinieri, solleva questioni di notevole rilevanza riguardanti la liquidazione del trattamento pensionistico.
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- Categoria: Previdenza
- Creato Sabato, 22 Marzo 2025 00:44
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Corte dei Conti 2025-Il ricorso presentato dai quattro richiedenti, tre dei quali appartenenti alla Polizia di Stato e uno all'Arma dei Carabinieri, solleva questioni di notevole rilevanza riguardanti la liquidazione del trattamento pensionistico. In particolare, i ricorrenti evidenziano di ricevere un trattamento pensionistico calcolato secondo il sistema misto, il che implica che parte della loro pensione è stata calcolata secondo il sistema retributivo e parte secondo quello contributivo.
Un aspetto cruciale del loro caso è l'anzianità di servizio, inferiore ai 15 anni alla data del 31 dicembre 1995, che li colloca in una posizione peculiare rispetto ad altri pensionati. Questo dato è fondamentale, poiché l’anzianità di servizio può influenzare significativamente il calcolo della pensione e le aliquote applicabili.
Ciò che colpisce è la questione dell'aliquota di rendimento applicata al momento del collocamento in congedo. I ricorrenti sostengono di aver subito un trattamento meno favorevole rispetto a quello previsto dall’articolo 54 del D.P.R. n. 1092 del 1973, che offre un’aliquota di rendimento più vantaggiosa. Invece, è stata applicata l'aliquota di cui all'articolo 44, il che ha portato a una riduzione del trattamento pensionistico.
Un ulteriore elemento di rilevanza è la loro azione di diffida nei confronti delle direzioni territoriali dell'INPS, attraverso la quale hanno cercato di far valere i loro diritti. Le diffide, presentate nei mesi di maggio e giugno 2023, testimoniano l'impegno dei ricorrenti nel cercare un riconoscimento formale della loro posizione e la richiesta di un ricalcolo della pensione.
Infine, è importante sottolineare che i ricorrenti fanno riferimento alle sentenze delle Sezioni Riunite n. 1 e 12/2021/QM, che stabiliscono principi fondamentali per il calcolo delle pensioni nel sistema retributivo. Queste sentenze potrebbero fornire un fondamento giuridico solido per le loro richieste, rendendo il ricorso non solo legittimo, ma anche potenzialmente vincente se si considera l'interpretazione e l'applicazione delle norme vigenti.
In sintesi, il ricorso si articola attorno a questioni di diritto previdenziale che coinvolgono l'interpretazione e l'applicazione di norme specifiche riguardanti il calcolo delle pensioni, le aliquote di rendimento e il riconoscimento dei diritti pensionistici, e si propone di ottenere un ricalcolo della pensione in base a criteri più favorevoli.
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