Consiglio di Stato 2025- Il caso dell'aspirante vigilessa esclusa dal concorso per la presenza di tatuaggi solleva questioni importanti riguardo alla parità di trattamento e alla valutazione dei requisiti di idoneità fisica.
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- Creato Giovedì, 13 Marzo 2025 02:40
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Consiglio di Stato 2025- Il caso dell'aspirante vigilessa esclusa dal concorso per la presenza di tatuaggi solleva questioni importanti riguardo alla parità di trattamento e alla valutazione dei requisiti di idoneità fisica. La decisione del Consiglio di Stato di rimandare la vicenda al giudice ordinario (TAR) per fissare rapidamente l'udienza di merito evidenzia la necessità di un approfondimento giuridico su questo tema.
In particolare, la questione dei tatuaggi e della loro visibilità in relazione all'uniforme è particolarmente delicata. La difesa dell'aspirante vigilessa ha sollevato un argomento di rilevante importanza: la disparità di trattamento tra uomini e donne. Se, infatti, i tatuaggi di un uomo non sarebbero stati considerati problematici poiché coperti dai pantaloni, si pone un interrogativo sulla coerenza e sull'equità delle norme che regolano l'accesso alle forze di polizia.
Inoltre, è fondamentale considerare se la presenza di piccoli tatuaggi, che non compromettono in alcun modo la capacità della persona di svolgere le funzioni richieste, possa giustificare un'esclusione dal concorso. La visibilità dei tatuaggi, in un contesto in cui l'uniforme è indossata, dovrebbe essere un fattore secondario rispetto alle competenze e alle attitudini professionali dell'aspirante.
La sentenza pone dunque l'accento sulla necessità di una revisione delle normative relative ai requisiti di idoneità, affinché siano più inclusivi e non discriminatori. È auspicabile che il TAR si pronunci rapidamente, non solo per il caso specifico, ma anche per stabilire un precedente che possa garantire pari opportunità per tutti i candidati, indipendentemente dal genere o dall'aspetto fisico. In tal modo, si potrebbe favorire una maggiore apertura e inclusione nelle forze di polizia, riflettendo i valori di modernità e uguaglianza che dovrebbero caratterizzare le istituzioni pubbliche.
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