Tar 2025- Nel contesto della domanda presentata dai ricorrenti, ovvero i Vigili del Fuoco e gli agenti della Polizia Penitenziaria, si evidenzia la richiesta di accertamento del diritto al risarcimento dei danni derivanti da inadempimento contrattuale.
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- Categoria: Previdenza
- Creato Martedì, 11 Marzo 2025 01:14
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Tar 2025- Nel contesto della domanda presentata dai ricorrenti, ovvero i Vigili del Fuoco e gli agenti della Polizia Penitenziaria, si evidenzia la richiesta di accertamento del diritto al risarcimento dei danni derivanti da inadempimento contrattuale. Questo inadempimento si riferisce specificamente alla mancata attivazione della previdenza integrativa, come stabilito dalla normativa citata, ossia l’art. 26, comma 20 della L. 448/1998 e il D.Lgs. 195/1995.
Analisi della Richiesta
1. Oggetto della Domanda: I ricorrenti chiedono la verifica del loro diritto a ricevere un risarcimento per danni subiti a causa dell'inadempimento da parte dell'amministrazione o dell'ente competente, che non ha attivato la previdenza integrativa.
2. Normativa di Riferimento:
o Art. 26, comma 20 della L. 448/1998: Questa disposizione tratta delle forme di previdenza complementare per determinate categorie di lavoratori, inclusi quelli delle forze di polizia e dei vigili del fuoco.
o D.Lgs. 195/1995: Riguarda specifiche disposizioni in materia di previdenza e assistenza per i dipendenti pubblici, stabilendo diritti e doveri in questo ambito.
3. Tipo di Danno: I ricorrenti si riferiscono a danni da inadempimento contrattuale, il che implica la necessità di dimostrare che la mancata attivazione della previdenza integrativa ha causato un danno economico misurabile.
4. Richiesta di Liquidazione: La domanda include non solo l’accertamento del diritto al risarcimento, ma anche la richiesta di condanna dei resistenti alla liquidazione del "quantum debeatur", cioè l'importo che si ritiene equo e giusto per il risarcimento dei danni.
Considerazioni Finali
Per procedere con la causa, i ricorrenti dovranno presentare prove e documentazione che supportino la loro posizione, dimostrando:
• L'esistenza di un contratto o di un obbligo giuridico da parte dei resistenti.
• L'inadempimento di tale obbligo da parte dei resistenti.
• L'esistenza di un danno subito a causa di tale inadempimento.
La pronuncia del giudice dovrebbe valutare tutti questi aspetti, stabilendo se esiste il diritto al risarcimento e, in caso affermativo, determinando l'importo del risarcimento stesso.
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