Corte dei Conti 2025- il ricorrente si è rivolto alla Corte dei Conti per ottenere un accertamento riguardante la sua classificazione tabellare in relazione all’infermità riportata, ossia placche pleuriche bilaterali in un soggetto che ha un’anamnesi lavo
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- Categoria: Tutela della Salute - Sicurezza del Lavoro
- Creato Domenica, 23 Febbraio 2025 01:15
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Corte dei Conti 2025- il ricorrente si è rivolto alla Corte dei Conti per ottenere un accertamento riguardante la sua classificazione tabellare in relazione all’infermità riportata, ossia placche pleuriche bilaterali in un soggetto che ha un’anamnesi lavorativa positiva per esposizione all’amianto. L’obiettivo del ricorso è ottenere una riqualificazione tabellare del suo infortunio o malattia professionale, chiedendo che venga riconosciuta una settima categoria nella Tabella A (relativa agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali) in relazione all'amianto.
Commento alla sentenza
1. Contesto del Ricorso e della Legislazione Rilevante
L’amianto è una sostanza altamente pericolosa, il cui utilizzo nei luoghi di lavoro è stato causa di numerose malattie professionali, come l’asbestosi, il mesotelioma e le placche pleuriche. La Tabella A (del Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, che disciplina le malattie professionali) classifica e definisce l’entità delle infermità legate a esposizioni professionali. La settima categoria in essa indicata si riferisce a malattie per le quali l'infermità è considerata particolarmente grave.
Il ricorrente, in qualità di soggetto esposto all’amianto durante l’attività lavorativa, solleva la questione di essere classificato come avente una malattia professionale grave, con l'obiettivo di ottenere il riconoscimento della sua infermità (le placche pleuriche) all’interno della settima categoria della Tabella A.
2. Le Motive della Richiesta: Le Placche Pleuriche Bilaterali
Le placche pleuriche bilaterali sono una delle principali manifestazioni cliniche della malattia da esposizione all’amianto. Sebbene non siano sempre sinonimo di una malattia polmonare grave come l'asbestosi o il mesotelioma, esse possono essere un indicatore importante di esposizione a lungo termine e potenzialmente un segno di danno polmonare irreversibile.
L'infermità del ricorrente, sebbene meno grave rispetto ad altre patologie da amianto, è comunque considerata come una condizione patologica che potrebbe giustificare un riconoscimento tabellare elevato, in considerazione della sua correlazione con l’esposizione all’amianto e della sua potenziale evoluzione in malattie più gravi.
3. La Decisione della Corte dei Conti
La Corte dei Conti, nell’esaminare il ricorso, ha dovuto considerare se la malattia del ricorrente rientrasse tra quelle per le quali è previsto il riconoscimento di una categoria di gravità nella Tabella A. La Corte si trova a dover applicare una serie di criteri giuridici e sanitari per stabilire se le placche pleuriche bilaterali siano da ascrivere alla settima categoria, tenendo conto delle normative esistenti sul riconoscimento delle malattie professionali e la loro gravità.
4. Rilevanza Giuridica e Sociale del Caso
Il caso riveste una notevole importanza sociale e giuridica, poiché riguarda non solo un diritto economico (il riconoscimento di una pensione più elevata, indennità o altre forme di risarcimento per il danno subito), ma anche una tutela legittima nei confronti di un lavoratore che ha subito danni per l’esposizione a una sostanza nociva durante l’attività lavorativa.
Le malattie professionali, in particolare quelle causate da esposizione a sostanze come l’amianto, sono riconosciute dallo Stato come gravissime, e la loro giusta classificazione è fondamentale per garantire che i lavoratori ricevano i benefici a cui hanno diritto. Il ricorso è, dunque, una richiesta di giustizia sociale ed economica per il danno subito, legato al sacrificio della salute del lavoratore.
5. Implicazioni della Sentenza
Qualora la Corte dei Conti accogliesse il ricorso, si tratterebbe di un importante precedente per tutti i soggetti che si trovano nella medesima situazione, ossia coloro che, pur soffrendo di malattie legate all’esposizione all’amianto, non sono ancora stati riconosciuti come aventi diritto a un trattamento tabellare che rifletta la gravità della loro condizione. La sentenza potrebbe inoltre ribadire la necessità di una valutazione attenta dei danni biologici per riconoscere equamente i diritti dei superstiti e dei lavoratori danneggiati.
Conclusioni
In sintesi, il ricorso si inserisce nel contesto di una più ampia tutela legale dei diritti dei lavoratori esposti all'amianto, con particolare attenzione al giusto riconoscimento della gravità delle patologie sviluppate. La Corte dei Conti dovrà quindi applicare rigorosamente i criteri normativi e sanitari per determinare se l'infermità del ricorrente rientri tra quelle da ascrivere alla settima categoria della Tabella A, e garantire che il lavoratore danneggiato riceva il giusto risarcimento o beneficio in ragione della sua malattia professionale.
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