Tar 2024- La decisione del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) che menzioni riguarda un aspetto significativo relativo al calcolo dell'indennità di buonuscita per i dipendenti del comparto sicurezza e difesa.
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- Categoria: Previdenza
- Creato Martedì, 04 Febbraio 2025 12:05
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Tar 2024- La decisione del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) che menzioni riguarda un aspetto significativo relativo al calcolo dell'indennità di buonuscita per i dipendenti del comparto sicurezza e difesa. In particolare, il TAR ha stabilito che gli scatti stipendiali, che normalmente non venivano inclusi nel calcolo della buonuscita, dovessero essere considerati anche per determinare l'importo finale dell'indennità a favore di un gruppo di dipendenti. La sentenza ordina quindi all'INPS di rideterminare l'importo della buonuscita, includendo i sei scatti stipendiali, e di corrispondere agli interessati le somme maggiorate, comprese di interessi legali.
Questa sentenza assume particolare rilevanza per due motivi principali:
1. Riconoscimento del diritto all'inclusione degli scatti nella buonuscita: Il TAR ha confermato che, anche per il personale che chieda di essere collocato in quiescenza, a condizione che abbia compiuto 55 anni di età e 35 anni di servizio utile, i sei scatti stipendiali devono essere inclusi nel calcolo della buonuscita. Questo principio era già stato riconosciuto dalla giurisprudenza amministrativa, ma la sentenza conferma definitivamente questo diritto per i dipendenti del settore sicurezza e difesa.
2. Interpretazione dell'art. 6-bis del d.l. 21 settembre 1987 n. 387: Il TAR ha anche interpretato la norma, precisando che per i dipendenti che abbiano maturato i 55 anni di età e 35 anni di servizio utile alla data di entrata in vigore della disposizione, il termine per la domanda di collocamento in quiescenza è fissato al 31 dicembre 1990. Questo aspetto è rilevante perché stabilisce un limite temporale specifico per poter accedere a determinati diritti relativi alla pensione e al calcolo dell'indennità di buonuscita.
In sostanza, la sentenza consolida il diritto dei lavoratori a vedersi riconoscere un'indennità di buonuscita più equa, che tenga conto anche degli scatti stipendiali maturati, e chiarisce l'applicazione di normative legate alla pensione.
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