Cassazione 2025- La sentenza riguarda la questione dell’utilizzo di prove sequestrate in un contesto di perquisizione, anche se il sequestro stesso non viene convalidato dal giudice.
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- Categoria: Sentenze - Ordinanza - Parere - Decreto
- Creato Domenica, 02 Febbraio 2025 01:05
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Cassazione 2025- La sentenza riguarda la questione dell’utilizzo di prove sequestrate in un contesto di perquisizione, anche se il sequestro stesso non viene convalidato dal giudice. In sostanza, la Corte ha stabilito che, se la polizia giudiziaria ha eseguito un sequestro durante una perquisizione e questo sequestro non viene convalidato, le cose sequestrate possono comunque essere utilizzate come prove in un processo, a condizione che siano pertinenti e legittimamente ottenute.
Nel caso specifico, parliamo di contabilità in nero trovata in un bar a seguito di un accertamento fiscale. Anche se il sequestro di questi documenti non viene convalidato, ciò non impedisce che questi possano essere utilizzati come elementi probatori per sostenere un'accusa di evasione fiscale, ad esempio.
La questione ruota attorno alla rilevanza probatoria delle cose sequestrate, in quanto se sono state trovate in relazione a un reato (in questo caso, la gestione fiscale illecita), la loro ammissibilità come prova non viene esclusa dal mancato visto del giudice sul sequestro. La Corte tende a favorire l'ammissibilità delle prove se queste sono state acquisite in modo da non violare i diritti fondamentali e in relazione a un reato accertato.
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