Cassazione 2025- La Cassazione, con una recente sentenza, ha ribadito che il lavoratore con disabilità ha il diritto di accedere al lavoro agile (smartworking) in base alla normativa italiana
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- Categoria: Tutela della Salute - Sicurezza del Lavoro
- Creato Martedì, 21 Gennaio 2025 01:05
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Cassazione 2025- La Cassazione, con una recente sentenza, ha ribadito che il lavoratore con disabilità ha il diritto di accedere al lavoro agile (smartworking) in base alla normativa italiana e alle disposizioni relative alle pari opportunità e alla non discriminazione.
In particolare, la Corte ha stabilito che il datore di lavoro deve adottare le misure necessarie per consentire al lavoratore disabile di lavorare in modalità smartworking, se tale modalità è compatibile con le caratteristiche del lavoro svolto e non richiede un onere eccessivo per l'azienda.
Questa sentenza si inserisce nel contesto di un più ampio diritto alla personalizzazione delle condizioni di lavoro per le persone con disabilità, al fine di garantire la piena inclusione nel mondo del lavoro. L'adozione dello smartworking può rappresentare una misura ragionevole e adeguata per favorire la partecipazione attiva del lavoratore disabile, soprattutto in presenza di condizioni particolari che rendano difficile la presenza fisica in ufficio.
Il principio sancito dalla Cassazione è importante anche per sensibilizzare le aziende sull'importanza di garantire l'accesso alle tecnologie e alle modalità di lavoro più flessibili, così da favorire l'inclusione e combattere le discriminazioni sul luogo di lavoro.
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