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Cassazione 2024- La Cassazione ha recentemente ribadito il principio di impignorabilità della prima casa, confermando che l'immobile utilizzato come abitazione principale non può essere pignorato per il recupero di debiti, a meno che non si tratti di crediti derivanti da mutui o prestiti ipotecari relativi allo stesso immobile.
Questo principio si inserisce nell'ambito della tutela del diritto alla casa previsto dalla Costituzione e delle leggi italiane, che riconoscono una protezione speciale per la prima abitazione, soprattutto in presenza di difficoltà economiche del proprietario. La Cassazione ha ribadito che, anche nel caso in cui il debitore sia inadempiente rispetto ad altri tipi di obbligazioni, la prima casa è esente da esecuzione forzata, tranne in specifiche circostanze legate ai crediti garantiti da ipoteca sull'immobile.
La Corte ha quindi confermato che l’impignorabilità della prima casa non è assoluta, ma soggetta ad alcune eccezioni, come nel caso di debiti contratti per l'acquisto dell'immobile o per finanziamenti garantiti da ipoteca sulla casa stessa. In questi casi, il creditore potrebbe essere legittimato a chiedere il pignoramento dell'immobile.
Questa posizione della Cassazione ribadisce l'importanza di bilanciare la protezione del diritto alla casa con la tutela dei diritti dei creditori, in un contesto in cui la legge cerca di proteggere i soggetti in difficoltà economiche senza però compromettere l'equità nei rapporti economici.

https://drive.google.com/file/d/1KPU0HTPPOHxXGtvXfR_aPNYdNxDf-GxZ/view?usp=sharing

   

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