Corte dei Conti 2024la sentenza affronta una censura del ricorrente nei confronti di un'errata decorrenza economica del trattamento pensionistico privilegiato da parte dell'INPS.
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- Categoria: Previdenza
- Creato Sabato, 11 Gennaio 2025 17:17
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Corte dei Conti 2024la sentenza affronta una censura del ricorrente nei confronti di un'errata decorrenza economica del trattamento pensionistico privilegiato da parte dell'INPS. Secondo quanto sostenuto dal ricorrente, l'INPS avrebbe calcolato la decorrenza del trattamento pensionistico partendo dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di pensione privilegiata, anziché dal giorno della cessazione del servizio militare (data coincidente con il transito nei ruoli civili dell'amministrazione di appartenenza). Questo aspetto è cruciale, in quanto potrebbe determinare un ritardo nell'inizio del trattamento pensionistico, con riflessi economici significativi.
Analisi della questione
1. Decorrenza del trattamento pensionistico: La decorrenza economica di una pensione privilegiata è un aspetto fondamentale nel calcolo e nell’erogazione dei benefici. La legge stabilisce che la pensione privilegiata debba essere erogata a partire da una data specifica, che può variare a seconda della situazione del pensionato, in particolare se si tratta di una malattia o di una causa di servizio riconosciuta.
Nel caso del ricorrente, l'INPS ha scelto come dies a quo (giorno di inizio) del trattamento pensionistico il primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, ma il ricorrente ritiene che tale data non sia corretta. Egli sostiene che la decorrenza della pensione avrebbe dovuto essere fissata a partire dal giorno in cui cessa il servizio militare, che coincide con il transito nei ruoli civili dell'amministrazione di appartenenza.
2. Regolamento sulla decorrenza delle pensioni privilegiate: La normativa in materia di pensioni privilegiate, in particolare per il personale delle forze armate o delle forze di polizia, stabilisce che la decorrenza della pensione privilegiata non debba necessariamente coincidere con la data di presentazione della domanda, ma deve basarsi sul momento della cessazione del servizio o del passaggio a un nuovo status (ad esempio, il transito nei ruoli civili, che implica la fine del servizio attivo e l'ingresso in un altro tipo di impiego pubblico). La logica sottostante è che la causa di servizio che ha determinato l'inabilità si verifica durante il servizio attivo, quindi la pensione dovrebbe partire dalla cessazione del servizio.
3. Data di cessazione del servizio militare: La cessazione del servizio militare rappresenta il momento in cui il dipendente termina il proprio incarico e può fare richiesta di trattamenti pensionistici. Se un militare o un poliziotto transita nei ruoli civili dell'amministrazione, la sua inabilità e la sua relazione con l'amministrazione non dovrebbero essere considerate interrotte, e quindi la decorrenza della pensione privilegiata dovrebbe essere calcolata dalla data di cessazione del servizio, che rappresenta il momento in cui si completa l'uscita dallo stato di servizio attivo, indipendentemente dalla presentazione della domanda di pensione.
4. Errore dell'INPS: L'errore che il ricorrente addebita all'INPS consiste nel fatto che l'istituto ha calcolato la decorrenza economica del trattamento pensionistico a partire dal mese successivo alla domanda, e non dal giorno in cui il servizio militare è cessato. Il dies a quo per il calcolo del trattamento pensionistico, secondo la normativa vigente, dovrebbe essere la data di cessazione del servizio, e non quella di presentazione della domanda. Se tale errore è stato commesso dall'INPS, il ricorrente potrebbe avere diritto a un ritorno economico retroattivo, con una possibile rettifica dell'importo spettante, tenendo conto della corretta decorrenza.
5. Intervento della Corte dei Conti: Se il ricorrente ha impugnato la decisione dell'INPS, la Corte dei Conti è chiamata a valutare se l'INPS ha agito correttamente nel determinare la decorrenza della pensione. In questo contesto, la Corte dei Conti ha la funzione di verificare la legittimità e la correttezza degli atti amministrativi relativi al trattamento economico e pensionistico dei pubblici dipendenti, soprattutto quando si tratta di pensioni privilegiate legate a cause di servizio.
o Accertamento della decorrenza: La Corte dei Conti esaminerà se l'INPS ha applicato correttamente le disposizioni normative relative alla decorrenza della pensione privilegiata.
o Eventuale risarcimento: Se la Corte accerta che l'INPS ha commesso un errore nel determinare la decorrenza della pensione, potrebbe ordinare la correzione dell'errore e l'erogazione della pensione con la decorrenza corretta, con l'eventuale pagamento degli arretrati.
Conclusione
Nel caso in esame, il ricorrente sta contestando l'errata decorrenza economica del trattamento pensionistico, sostenendo che la data di inizio della pensione privilegiata debba coincidere con la cessazione del servizio militare, e non con la data di presentazione della domanda. La Corte dei Conti, in questo contesto, dovrà verificare la correttezza della determinazione dell'INPS, considerando che, secondo la normativa vigente, la pensione dovrebbe partire dal giorno in cui il servizio militare è cessato, e non dal mese successivo alla domanda. Se l'INPS ha effettivamente commesso un errore, il ricorrente potrebbe avere diritto a un trattamento pensionistico retroattivo.
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