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Cassazione 2024-La Cassazione ha recentemente chiarito che si può riconoscere il mobbing o lo straining anche nel caso in cui un lavoratore venga posto in un ambiente lavorativo stressogeno che compromette il suo benessere psicofisico, senza necessariamente dover dimostrare un comportamento diretto di vessazione o persecuzione da parte di singoli colleghi o superiori.
Mobbing e Straining
• Mobbing: Si riferisce a una serie di comportamenti vessatori e sistematici che un lavoratore subisce nel suo ambiente di lavoro, da parte di colleghi o superiori, con lo scopo di emarginare la persona o di causare danni psicologici o fisici. Il mobbing è generalmente caratterizzato da una serie di atti ripetuti e prolungati nel tempo, come molestie verbali, isolamento, dequalificazione professionale o abuso di potere.
• Straining: È un concetto che si differenzia dal mobbing, ma che ha lo stesso fine di creare un ambiente di lavoro stressante e dannoso. Si parla di straining quando, pur non essendoci atti diretti di vessazione, le condizioni di lavoro sono tali da produrre stress cronico e danni psicologici nel lavoratore.
La Posizione della Cassazione
La Cassazione ha riconosciuto che anche un ambiente lavorativo stressogeno, dove il lavoratore è costantemente sottoposto a situazioni di pressione psicologica e stress (come carichi di lavoro eccessivi, mansioni umilianti o comportamenti scorbutici da parte dei colleghi), può integrare i presupposti per configurare una situazione di mobbing o straining.
Non è quindi necessario che vi sia un singolo atto di persecuzione, ma piuttosto una condizione complessiva di lavoro che, in maniera sistematica, causi danni psicologici al dipendente. In questo senso, anche se non esistono singoli episodi di mobbing, il contesto di lavoro che produce stress continuo può essere sufficiente a configurare un illecito. L'importante è che vi sia un danno psicologico documentato o che l'ambiente di lavoro comprometta la salute mentale o fisica del lavoratore.
La Cassazione ha sottolineato che il riconoscimento del mobbing o dello straining dipende dall'analisi complessiva delle condizioni lavorative, e non solo da comportamenti isolati, poiché l'effetto cumulativo di un ambiente stressante può essere altrettanto dannoso quanto un'aggressione diretta.
Conclusioni
In sintesi, secondo la Cassazione, un ambiente lavorativo stressogeno, se causa un danno psicologico significativo al lavoratore, può integrare il reato di mobbing o straining, anche in assenza di atti di vessazione diretta. È sufficiente che vi sia una situazione di lavoro che crei un danno al benessere del lavoratore, che può essere riconosciuto come una violazione dei suoi diritti.

https://drive.google.com/file/d/1H6qM7S-z-2vNV74nnFeVzYshehqIqerc/view?usp=sharing

   

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