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Cassazione 2024-La questione sollevata all’attenzione della Suprema Corte riguarda la distinzione tra i reati di falsità ideologica in atto pubblico (articolo 479 del Codice Penale) e la falsità in autorizzazione o in atti amministrativi (articolo 480 del Codice Penale) commessa da un pubblico ufficiale.
L'articolo 479 del Codice Penale si riferisce alla falsità ideologica in atti pubblici, che si verifica quando un pubblico ufficiale certifica falsamente fatti non corrispondenti al vero in un atto pubblico. D'altra parte, l'articolo 480 si riferisce specificamente al mendacio in relazione ad autorizzazioni o atti amministrativi.
La giurisprudenza tende a precisare che la falsità ideologica di un pubblico ufficiale in un atto pubblico non è configurabile come reato di falsità materiale, ma può configurarsi come una falsità ideologica quando il pubblico ufficiale attesta fatti non veri. Tuttavia, se l’atto in questione si riferisce specificamente a una autorizzazione e non riguarda un atto pubblico più ampio, la condotta può essere sanzionata ai sensi dell'articolo 480.
In sintesi, se la falsità riguarda una autorizzazione specifica, si applica l'articolo 480 cp, mentre per atti pubblici generali la falsità ideologica rientra nell'articolo 479 cp. È quindi essenziale considerare il contesto e la natura dell'atto per classificare correttamente l'infrazione.

https://drive.google.com/file/d/1iz1AGJ5kIE8npVry2eMduYZyms4HqME2/view?usp=sharing

   

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