CORTEI: LA PROSSIMA SETTIMANA IN AULA AL SENATO DDL SU NUMERI IDENTIFICATIVI POLIZIA = De Cristofaro (Sel), qualche resistenza nella maggioranza ma misure non punitive
Roma, 13 mar. (AdnKronos) - Arriverà in aula al Senato la prossima settimana il disegno di legge che disporrà nuove regole per l'identificazione delle forze di polizia, in sostanza il famoso "numero sul casco" delle forze antisommossa. Lo afferma il primo firmatario e relatore del provvedimento, al momento in commissione Affari costituzionali del Senato (A.S 803), Peppe De Cristofaro. "Il provvedimento doveva essere discusso già questa settimana ma ha subito uno slittamento a causa della discussione sul divorzio breve -dice De Cristofaro all'Adnkronos-. Questo dal punto di vista formale, mentre da quello sostanziale so che il ddl sta incontrando qualche resistenza all'interno della maggioranza di governo. Mi auguro che non sia così".
Le ragioni che sottendono al provvedimento, continua De Cristofaro, "non sono punitive per le forze dell'ordine, anzi. Vengono richiamate disposizioni presenti da anni nella massima parte dei paesi europei, da molto tempo consapevoli che serve un elemento di trasparenza contro gli abusi e i soprusi di persone in divisa. Che, sottolineo, sono l'eccezione e non la regola. Ma proprio a questa mancanza deve rispondere la nuova normativa, siamo finora un'eccezione europea dovuta a una resistenza totalmente immotivata".
Il ddl, di 7 articoli, prevede all'art. 3 che "i funzionari di pubblica sicurezza responsabili della direzione delle operazioni di ordine pubblico, anche se indossano la prevista uniforme, devono sempre portare la fascia tricolore o un altro evidente segno distintivo"; mentre all'art. 4 viene sancito che "il casco di protezione indossato dal personale delle forze di polizia, secondo quanto previsto dai decreti di cui all'articolo 1, deve riportare sui due lati e sulla parte posteriore una sigla univoca che consenta l'identificazione dell'operatore che lo indossa". (segue)
(Pab/AdnKronos) 13-MAR-15 15:55
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(AdnKronos) - L'amministrazione di appartenenza, prosegue l'articolo, "tiene un registro aggiornato degli agenti, funzionari, sottufficiali e ufficiali ai quali è stato assegnato il casco. È fatto divieto di indossare caschi o altri mezzi di protezione del volto che non consentono l'identificazione dell'operatore, o di indossare caschi assegnati ad altri".
Particolarmente diretto a impedire infiltrazioni l'art. 5 al secondo comma: "in occasione di manifestazioni di piazza o altre situazioni di intervento per ragioni di ordine pubblico, è fatto inoltre divieto al personale delle Forze di polizia, anche se autorizzato a operare non in uniforme per ragioni di servizio, di portare indumenti o segni distintivi che lo possono qualificare come appartenente alla stampa o ai servizi di pubblico soccorso, quali medici, paramedici e vigili del fuoco". Il primo comma dello stesso articolo, infine, prevede il "divieto al personale in servizio di ordine pubblico di portare con sé strumenti, armi, indumenti e mezzi di protezione non previsti o autorizzati dai regolamenti di servizio, nonché di portare equipaggiamento di ordinanza modificato".
Secondo De Cristofaro, che ricorda le parole del ministro dell'Interno, Angelino Alfano sulla proposta di rendere identificabili le forze impegate nelle manifestazioni ("che facciamo, vogliamo fargli bussare a casa?"), pensare che ciò renda vulnerabile e soggetto a ritorsioni o atti di violenza il singolo agente è "una totale sciocchezza, e un intollerabile processo alle intenzioni. Mentre qui l'unico precedente è lo spropositato uso della forza, di abusi da una parte sola. Pensare a un manifestante come potenziale vendicatore è una motivazione allucinante, che solo in Italia si può sentire: altrove sarebbe da chiedere le dimissioni immediate".
(Pab/AdnKronos) 13-MAR-15 15:55
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Senato:rinvio ddl identificativi Forze ordine, Sel protesta
(ANSA) - ROMA, 11 MAR - Il governo chiede il rinvio dell' esame del ddl sui numeri identificativi per le forze dell'ordine e Sel protesta dicendo che di fatto il ministero dell'Interno "non vuole il provvedimento e sta facendo di tutto per perdere tempo". "Non Š possibile - spiega, infatti, la presidente dei senatori di Sel Loredana De Petris - che il governo continui a chiedere il rinvio del testo che prevede un numero identificativo sulle divise degli agenti, cos come si fa in Germania e in altri paesi europei". "Alfano farebbe bene a dire apertamente che non vuole questo progetto di legge - insiste la parlamentare - anzich‚ continuare a chiedere rinvii su rinvii". La commissione Affari Costituzionali del Senato ha praticamente concluso l'esame degli emendamenti, ricorda la De Petris, e il testo sarebbe pronto per andare in Aula dove Š calendarizzato subito dopo il disegno di legge sul divorzio breve che Š da oggi all'esame dell'assemblea di Palazzo Madama.(ANSA).
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(ANSA) - ROMA, 11 MAR - "E' un atteggiamento assurdo - prosegue Loredana De Petris - anche perch‚ si tratta di una misura che andrebbe a vantaggio proprio degli agenti e dell'immagine delle Forze dell'ordine". Il progetto di legge adottato come testo base, di iniziativa del gruppo M5S, primo firmatario Marco Scibona, introduce l'obbligatoriet… dei contrassegni identificativi individuali sulla divisa e il casco del personale di Polizia in servizio di ordine pubblico, "per far s che sia pi— difficile che eventuali abusi commessi da singoli restino impuniti". "E tale riconoscibilit… - si spiega nella relazione - servirebbe anche da forte deterrente". Secondo alcuni esponenti dell'opposizione, uno dei motivi per cui si starebbe prendendo tempo sul ddl per il divorzio breve non Š solo la contrariet… di buona parte della maggioranza alla norma contenuta nel testo che prevede il "divorzio immediato" (cioŠ senza passare per la fase della separazione), ma anche il fatto che subito dopo, al secondo punto dell'ordine del giorno dei lavori d'Aula, c'Š proprio il provvedimento sui numeri identificativi delle forze dell'ordine. Siccome sul ddl per il divorzio breve il voto Š previsto per domani, l'esame del testo sui numeri di riconoscimento per gli agenti rischia cos di slittare alla prossima settimana. Se tutto "va bene", precisa Sel.(ANSA).
BSA 11-MAR-15 17:51 NNNN
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SICUREZZA: PETIZIONE EUROPEA PER INTRODURRE NUMERI IDENTIFICATIVI AGENTI = Gonnella: 'Serve normativa avanzata in campo internazionale'
Roma, 20 nov.(AdnKronos) - L'associazione European Democratic Lawyers ha indetto una petizione europea per proporre una direttiva che imponga agli stati membri di adottare i numeri di identificazione per gli agenti delle forze dell'ordine. La direttiva consentirebbe di scongiurare la violazione dei diritti fondamentali, garantire i diritti di difesa durante i procedimenti penali, l'indipendenza del potere giudiziario e il suo ruolo di controllo, così come bandire l'impunità di azioni criminali dei poliziotti e dei loro superiori amministrativi e politici.
La campagna ha l'obiettivo di raccogliere il numero più alto possibile di firme in tutti gli stati membri entro febbraio 2015. In molti paesi membri dell'Ue, tra i quali l'Italia, le etichette con i nomi o numeri identificativi non sono inserite nelle uniformi della polizia.
"L'Italia su questo terreno è particolarmente indietro, e questa petizione pone un problema su scala europea, nella consapevolezza che i miglioramenti tra le legislazioni internazionali avvengono se c'è una normativa avanzata in campo sovranazionale: senza la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, ad esempio, non ci sarebbe stato nessun miglioramento", dice a AdnKronos il presidente di Antigone Patrizio Gonnella. "Deve arrivare un messaggio alle forze di polizia tutte - prosegue Gonnella - affinché si rendano migliori le prassi a livello nazionale: superare queste resistenze è anche una forma di garanzia per tutti i poliziotti che lavorano nel rispetto delle regole e nel rispetto dei diritti umani".
(Stg/AdnKronos) 20-NOV-14 13:26
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