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MANUTENZIONE ESTINTORI: LE REGOLE DA RISPETTARE

Dettagli

Quali sono le scadenze da rispettare nei controlli e nella manutenzione degli estintori? Un sintetico riassunto della tempistica e della normativa di riferimento.

La manutenzione delle attrezzature antincendio è un obbligo a carico del datore di lavoro sancito dal:
- D.P.R. 547 dell 27/04/1955, art. 34 punto c, "Manutenzione di tutte le apparecchiature antincendio"
- D.M. n. 64 del 10 Marzo 1998, art. 4
 
La norma tecnica di riferimento (anche per gli addetti delle ditte esterne di manutenzione) per la manutenzione degli estintori è la norma UNI 9994:2003, "Apparecchiature per estinzione incendi; estintori d'incendio; manutenzione". Questa norma indica le periodicità degli interventi di manutenzione e le modalità di esecuzione.
Sono previste 4 distinte fasi di manutenzione:
- Sorveglianza (art. 5.1 norma UNI 9994:2003)
- Controllo (art. 5.2.  norma UNI 9994:2003)
- Revisione (art. 5.3.  norma UNI 9994:2003)
- Collaudo (art. 5.4.  norma UNI 9994:2003)
 
1) Sorveglianza
Consiste nella esecuzione, da parte di personale interno all'azienda e con frequenza non definita dalla norma (si consiglia frequenza mensile), dei seguenti accertamenti:
- l'estintore sia presente e segnalato con apposito cartello
- l'estintore sia chiaramente visibile, immediatamente utilizzabile e l'accesso allo stesso sia libero da ostacoli
- l'estintore non sia manomesso
- i contrassegni distintivi siano esposti a vista e siano ben leggibili
- l'indicatore di pressione (se presente) indichi un valore di pressione compreso all'interno del campo verde
- l'estintore non presenti anomalie (ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione, sconnessioni, ecc.)
- l'estintore sia esente da danni alle strutture di supporto ed alla maniglia di trasporto; se carrellato abbia le ruote funzionanti
- il cartellino di manutenzione sia presente sull'apparecchio e correttamente compilato
Tutte le eventuali anomalie riscontrate devono essere subito eliminate.
 
2) Controllo
Consiste nella esecuzione, da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto e con frequenza semestrale, di una verifica dell'efficienza dell'estintore tramite una serie di accertamenti tecnici specifici a seconda del tipo di estintore (che omettiamo in quanto sotto la responsabilità della ditta di manutenzione).
 
3) Revisione
Consiste nella esecuzione, da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto, di una serie di accertamenti ed interventi per verificare e rendere perfettamente efficiente l'estintore. Tra questi interventi (tutti elencati all'art. 5.3 della UNI 9994:2003), è inclusa la ricarica e/o sostituzione dell'agente estinguente presente nell'estintore (polvere, CO2, schiuma, ecc.).
La frequenza della revisione e, quindi, della ricarica e/o sostituzione dell'agente estinguente è:
- estintori a polvere: 36 mesi (3 anni)
- estintori a CO2: 60 mesi (5 anni)
- estintori a schiuma: 18 mesi
Ovviamente la frequenza parte dalla data di prima carica dell'estintore.
 
4) Collaudo
Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare, da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto, la stabilità dell’involucro tramite prova idraulica.
La periodicità del collaudo è:
- estintori a CO2: frequenza stabilita dalla legislazione vigente in materia di gas compressi e liquefatti, attualmente 10 anni;
- altri estintori non conformi alla Direttiva 97/23/CE (cioè non marcati CE): 6 anni
- altri estintori conformi alla Direttiva 97/23/CE (cioè marcati CE): 12 anni
La data di collaudo e la pressione di prova devono essere riportate sull'estintore in modo ben leggibile, indelebile e duraturo.


 

Ricapitolando:


 


 

A cura di: Ing. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Prometeo S.r.l

 

   

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