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Consiglio di Stato 2019: Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per l’annullamento dell’irrogazione della sanzione disciplinare della destituzione dal servizio art. 7, num. 1 e 2, del d.P.R. 737/81

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Consiglio di Stato 2019: Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per l’annullamento dell’irrogazione della sanzione disciplinare della destituzione dal servizio art. 7, num. 1 e 2, del d.P.R. 737/81


"..In materia giova preliminarmente ricordare la giurisprudenza di questo Consiglio secondo cui “Ai sensi dell’art. 21 del DPR 737/1981, il Capo della Polizia adotta il provvedimento conclusivo del procedimento disciplinare e provvede, con decreto motivato, a dichiarare l'inquisito prosciolto da ogni addebito o ad infliggergli la sanzione in conformità della deliberazione del Consiglio provinciale di disciplina, salvo che non ritenga di disporre in modo più favorevole (3° comma). La norma è stata interpretata, in applicazione di principi generali, nel senso della riconducibilità all'esercizio della potestà disciplinare anche del potere di verifica da parte del Capo della Polizia, organo competente all’adozione del provvedimento finale, della legittimità delle fasi pregresse del procedimento. L'attività di riesame si colloca, cioè, all'interno dello stesso potere amministrativo attivo, nel cui esercizio viene emesso l'atto. Così, si è affermato, che mentre nessuna norma impone al Capo della Polizia di effettuare un «riesame» obiettivo dei fatti e della proposta del Consiglio di disciplina, tuttavia, ciò è certamente in suo potere nel caso in cui, nell’«esame» degli atti a lui trasmessi, si ravvisino incongruenze e violazioni di legge procedimentale o sostanziale (Consiglio Stato sez. VI, 6 giugno 2008, n. 2723). Il riesame in via di autotutela della legittimità di precedenti provvedimenti è finalizzato a garantire, con l'adozione del contrarius actus, i principi di legalità, efficacia, imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa. (Consiglio di Stato sez. VI, 4 luglio 2011, n. 3963)” (Cons. di Stato, Sez. III, 25 giugno 2013 n. 3452).."

 

 

 

   

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