Diaz ferita ancora non rimarginata (di Orlando Botti)
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- Categoria: Ritagli di stampa
- Creato Mercoledì, 09 Gennaio 2013 00:08
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Benvenuta
Cara Giada
al di là delle felicitazioni già espresse su Fb per la sua promozione a Direttore, le invio la presente in quanto, essendo appena uscito dal cinema dove abbiamo, come Cineforum, proiettato il film Diaz sono obbligato a fare un po' di flash back...
Orbene, siccome pensavo, a torto, di avere esaurito sia le lacrime che le fitte addominali, dopo aver rivisto questo lugubre spettacolo che ancora ripete episodi spaventosi posti in essere alla Diaz e al Reparto Mobile di Bolzaneto, questi malesseri li ho ancora introiettati e vedere Sgalla che dice in maniera invereconda, che il sangue rinvenuto nella scuola è sangue pregresso... mi fa vomitare.
E' appunto partendo da questi episodi che è necessario rifare la storia del Movimento dei Carbonari con Franco Fedeli in testa e il percorso democratico affrontato per la conquista della Riforma 121/81. Sono sicuro e certo che soltanto dalle voci dei primissimi "eroi senza medaglia" di Fedeliana memoria si può concertare una disanima dei fatti con una serie di interviste/riflessioni appunto a detti attori.
Questa proposta l'avevo, a suo tempo, inoltrata al passato direttore ma non era stata accettata. Siccome sono passati 31 anni dalla Riforma, penso che sarebbe ora di rifare un po' di storia in maniera onesta e seria.
Speranzoso che detta richiesta possa essere esaudita la saluto e le faccio gli auguri di buone feste estese a tutta la Direzione. Un abbraccio solidale
Orlando Botti - Imperia
Gentile Orlando Botti,
nel ringraziarla per le felicitazioni, colgo subito l’occasione per esprimerle il mio parere favorevole rispetto alla sua proposta.
Era già nelle mie intenzioni ripercorrere i passi di coloro che hanno lavorato al cambiamento culminato con la Riforma dell’81 per capire, anche, cosa ne resti oggi.
Sarà un lavoro che richiederà impegno, ricerca e dedizione da parte di tutti i nostri giornalisti a cui lavoreremo lungo il 2013. Vi daremo conto, sulla rivista e attraverso il sito, delle testimonianze che raccoglieremo, col desiderio che siano numerosi i poliziotti – e le loro famiglie – a raccontarci quegli anni.
Giada Valdannini