Polizia Locale: Quesiti - Infortunio sul lavoro - Equo indennizzo
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- Categoria: Il parere dell'esperto
- Creato Domenica, 09 Dicembre 2012 01:35
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Buonasera, chiedo scusa per l’intromissione, con questa email avrei bisogno di un chiarimento in merito ad una situazione lavorativa che mi riguarda personalmente. Premetto di essere dipendente di un ente locale e di prestare servizio nella polizia locale.
La situazione è la seguente:
un lavoratore per il quale è già stata riconosciuta, a seguito di infortunio sul lavoro, una menomazione ascrivibile alla Tabella A (Cat. 8^ - Misura minima), in un secondo infortunio sul lavoro a seguito di valutazione di apposita Commissione Medica di Verifica, l’invalidità è stata portata da Tabella A (Cat. 8^ - Misura minima) a Tabella A (Cat. 8^) senza più la dicitura minima.
Le domande sono due:
il lavoratore, per il quale a seguito del primo infortunio era già stato liquidato l’equo indennizzo, ha diritto nuovamente alla liquidazione dell’equo indennizzo?
Ha inoltre diritto ad una rendita per l’invalidità? Se si quanto? In caso non avesse diritto a quale categoria di invalidità si ha diritto alla rendita?
Si precisa si tratta di un dipendente un ente locale settore polizia locale.
Distinti saluti.
O.A.
L'interessato dovrebbe chiedere l'aggravamento o/e il cumulo delle menomazioni (V. l'articolo 57 del DPR n. 686/1957; l'articolo 14 della legge n. 9/1980) per verificare se può avere l'ascrizione a una categoria di maggiore gravità e, sulla base della nuova categoria, richiedere la riliquidazione dell'equo indennizzo.
Per avere diritto alla rendita per infortunio la menomazione deve raggiungere la percentuale di almeno l'11 per cento (V. l'articolo 74 del DPR n. 1124/1965).
Lo consiglio di rivolgersi alla locale sede del Patronato INCA (settore del pubblico impiego) il cui indirizzo può rilevarlo dal sito www.inca.it. Preciso che la consulenza e l'assistenza dell'INCA è gratuita.
(Risposta a cura di Ottavio Di Loreto)