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Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-08637 ..problematica del Dipartimento militare di medicina legale (DMML), ex "Ospedale militare" di Palermo..

Dettagli

 

Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-08637
presentata da
FABIO GIAMBRONE
giovedì 8 novembre 2012, seduta n.833
GIAMBRONE - Al Ministro della difesa - Premesso che l'interrogante, in riferimento alla problematica del Dipartimento militare di medicina legale (DMML), ex "Ospedale militare" di Palermo, ha già presentato l'atto di sindacato ispettivo 4-08480, pubblicato il 23 ottobre 2012, nella seduta n. 818, ancora senza risposta;
premesso inoltre che:
a seguito dell'entrata in vigore di nuove disposizioni normative (cosiddetta spending review di cui al decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012) riguardanti anche il riordino della sanità militare interforze, sarebbe stata disposta la chiusura del Dipartimento militare di medicina legale di Palermo, sito in corso Calatafimi n. 404;
se tale prospettiva dovesse concretizzarsi, sul territorio siciliano resterebbe solo il DMML di Messina;
considerato che:
il Dipartimento militare di medicina legale di Palermo fornisce prestazioni professionali medico legali nei confronti dell'utenza militare e civile in ordine ai benefici legati, tra l'altro, alle leggi in materia di danni da vaccini e trasfusioni, di inabilità al lavoro, di vittime del terrorismo della criminalità organizzata, di vittime del dovere e dell'uranio impoverito. Tale organo fornisce, inoltre, consulenza specialistica a tutti gli enti che insistono nella propria area di competenza in merito alla tutela sanitaria dei lavoratori esposti ad agenti nocivi professionali;
le attività espletate negli anni da questo Dipartimento sono sempre state svolte con comprovata competenza e professionalità, con l'obiettivo di raggiungere il massimo dell'efficienza e dell'efficacia senza trascurare i rapporti tra dipendenti e utenza. In particolare, il DMML ha sempre dimostrato un'efficace capacità operativa dello strumento militare, e un'esemplare celerità nell'espletamento delle pratiche medico-legali e degli accertamenti presso i laboratori di analisi, radiologia, cardiologia e presso la medicina del lavoro, garantendo risultati di alto profilo a costi estremamente ridotti;
la struttura è centro di formazione culturale e dell'emergenza e della medicina legale sia per le professionalità che vi operano giornalmente, sia per la convenzione stipulata con l'Università degli Studi di Palermo per gli studenti universitari che in questa sede vengono a svolgere il tirocinio intra ed extra curriculare. Il DMML è stato e continua ad essere sede di eventi formativi di sanità pubblica e sanità militare;
la sua chiusura determinerebbe pertanto un'ingiustificata penalizzazione nei confronti della città di Palermo e di un bacino di utenza di 25.000 persone che abbraccia, oltre a tutto il personale militare e civile del Ministero della difesa (Esercito, Aeronautica, Carabinieri), anche quello del Ministero dell'interno (Polizia di Stato, Vigili del fuoco), della giustizia (Polizia penitenziaria), dell'ambiente (Guardia forestale) e dell'economia (Guardia di finanza);
le prestazioni fornite dalla struttura interessano per di più i familiari di primo grado dei militari e dei civili afferenti alle province di Palermo, Trapani, Agrigento, Caltanissetta ed Enna, oltre che alle isole di Ustica, Favignana, Pantelleria e Lampedusa;
la decisione di mantenere attivo esclusivamente il DMML di Messina appare tanto più irrazionale se si tiene conto che nell'area di competenza della struttura messinese (Sicilia orientale) coesiste un altro organo medico-legale interforze, la CMO (Commissione medica ospedaliera) distaccata di Augusta (Siracusa). Per contro, nell'area di Palermo e della Sicilia occidentale non esiste nessun altro organo di medicina legale che possa garantire la stessa capacità operativa del DMML palermitano;
considerato inoltre che:
la struttura del DMML di Palermo è allocata strategicamente al centro della città e su due assi viari principali (incrocio tra corso Calatafimi e viale Regione Siciliana) che consentono un rapido accesso sia dall'aeroporto, che dalla stazione centrale e dal porto (e, prossimamente, con la realizzazione della metropolitana della città, da qualunque parte di questa);
proprio in virtù di tale ubicazione strategica, è attualmente predisposta nella struttura una zona atterraggio elicotteri, posti letto e supporto logistico dedicata all'attività della protezione civile e destinata all'utilizzo in casi di gravi emergenze di rilevanza regionale;
la chiusura creerebbe un vuoto incolmabile, stanti le attuali strutture militari, in termini di servizio sanitario di medicina legale e preventiva, con particolare riferimento agli ambulatori (analisi, radiologia, servizio di medicina del lavoro), utili sia alle commissioni mediche che al bacino di utenza esterna delle altre caserme. L'attività svolta da questi ambulatori rappresenta di fatto il naturale motore di tutte le attività sanitarie della Sicilia occidentale e, pertanto, il presupposto indispensabile per un'efficace capacità operativa dello strumento militare;
scongiurare la chiusura di questa realtà vuol dire, quindi, non solo salvaguardare l'attività medico-legale e l'aderenza sanitaria a tutto il territorio della Sicilia occidentale, ma anche consolidare i tanto richiamati principi di efficienza ed economicità operativa della macchina pubblica;
la perdita del DMML di Palermo, oltre a causare notevoli disagi per il personale fruitore e gli aventi diritto, si tradurrebbe nella scomparsa di un ulteriore pezzo dello Stato in una città come Palermo, che lotta giornalmente per la sua affermazione,
si chiede di sapere quali iniziative il Governo intenda adottare per garantire la sopravvivenza del DMML palermitano e la salvaguardia delle professionalità amministrative, sanitarie e tecniche presenti nella struttura, stante la necessità di assicurare i più alti livelli di economicità amministrativa e di efficienza operativa in una grande e strategica area come quella di Palermo e della Sicilia occidentale.
(4-08637)

   

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