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Atto Senato Interpellanza 2-00517 - "..continuano a circolare in lungo ed in largo auto delle Forze dell'ordine, che spesso fanno da scorta a coloro che l'interpellante considera i "fantasmi", .."

Dettagli

 

Atto Senato

Interpellanza 2-00517
presentata da
ELIO LANNUTTI
mercoledì 5 settembre 2012, seduta n.788
LANNUTTI - Ai Ministri dell'interno, dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico - Premesso che:

nonostante la spending review, che dovrebbe tagliare sperperi, sprechi e privilegi di casta, sulle strade italiane continuano a circolare in lungo ed in largo auto delle Forze dell'ordine, che spesso fanno da scorta a coloro che l'interpellante considera i "fantasmi", con i lampeggianti accesi e le stridule sirene azionate a tutto volume. Com'è accaduto il 3 settembre 2012, alle ore 10,57, a Roma, in via Nazionale 91, quando una gazzella dei Carabinieri, con i lampeggianti e la sirena accesi, ha scortato un'auto blu che faceva il suo pomposo ingresso nella sede della Banca d'Italia a palazzo Koch. L'interpellante si trovava davanti alla sede della Banca d'Italia per portare la sua solidarietà a 130 lavoratori licenziati dalla BBVA, colosso bancario spagnolo, che manifestavano le loro ragioni ad una contigua banca centrale per essere stati licenziati in tronco;

secondo i sindacati di polizia, come pubblicato sul giornale on line dell'Osapp della Basilicata, ci sono "Dentro tutti: giornalisti, ex ministri, ex sottosegretari, politici condannati in via definitiva. Alcuni dei quali, denunciano i sindacati di polizia, utilizzano scorta e auto anche per andare in vacanza, in pizzeria e ai concerti". Più oltre si legge che: «in Italia, secondo gli ultimi dati, girano con sirena e lampeggianti 584 personalità, scortate da più di 2 mila agenti. Una spesa colossale (1 miliardo e 99 milioni di euro l'anno) che, stando alla spending review, dovrebbe essere tagliata. Ma siamo ancora molto lontani: il Governo Monti, a riguardo, ha previsto per il 2012 un taglio della spesa del 20% e, addirittura, per il 2013 un dimezzamento. Come detto siamo ancora in alto mare: secondo i dati reperibili anche sul sito del ministero della giustizia siamo fermi al 16%. Tante buone intenzioni, dunque, ma pochi fatti»;

considerato che:

i viaggiatori di Trenitalia che dovevano raggiungere Roma, nella stessa data del 3 settembre 2012, hanno subito disagi enormi, con ritardi superiori rispetto a quelli cronici che caratterizzano le Ferrovie dello Stato, specie dopo la nomina alla presidenza delle Ferrovie di Lamberto Cardia, l'ex presidente della Consob a quanto risulta all'interpellante contiguo agli interessi di molte aziende vigilate. A quanto risulta all'interpellante il figlio, Marco Cardia, era notoriamente vicino all'ex "furbetto del quartierino" Giampiero Fiorani, al gruppo Ligresti, cui risulta legato perfino il figlio del presidente dell'Isvap Giannini, nonché allo stesso Salvatore Ligresti, che anche grazie all'omessa vigilanza delle autorità competenti ha registrato un buco di 2,1 miliardi di euro, addossati per intero ai risparmiatori azionisti ed agli assicurati, a parere dell'interpellante anche con il concorso diretto dei controllori;

nella giornata del 3 settembre si sono registrati, infatti, disagi alla circolazione, con 40 treni coinvolti che hanno registrato ritardi fino a 70 minuti. Tali disagi alla circolazione ferroviaria lungo la direttissima Roma-Orte, con rallentamenti su entrambi i binari, sono stati causati da un furto di trecce di rame all'altezza di Capena, con l'interruzione iniziata nella scorsa notte (intorno alle ore 1.50). Una quarantina i treni coinvolti, tra Eurostar, regionali e lunga percorrenza, che hanno registrato ritardi fra i 15 e i 70 minuti. Sempre nella notte, si era verificato un altro furto di trecce di rame, questa volta sulla linea alta velocità Roma-Napoli, all'altezza di Afragola, che non ha però avuto, per fortuna, ripercussioni sulla circolazione,

si chiede di sapere:

se risulti al Governo quante siano le unità di personale delle Forze dell'ordine adibite alla scorta dei vertici della Banca d'Italia, e chi fosse l'occupante dell'auto blu scortata fino all'ingresso di palazzo Koch da una gazzella dei Carabinieri a sirene spiegate e con il lampeggiante acceso il giorno 3 settembre 2012 alle ore 11,57 circa, nonostante l'assenza quasi assoluta di traffico a quell'ora in una via Nazionale quasi deserta;

se risulti che la spending review, attività di revisione della spesa pubblica, a giudizio dell'interpellante condivisibile negli intenti, colpisca tutti allo stesso modo, o se vi siano apparati o realtà intoccabili, come la Banca d'Italia ed il Ministero degli affari esteri, e se risponda al vero che siano stati esentati dalla politica di sacrifici che interessa molti settori del pubblico impiego, e soprattutto le fasce più basse dei lavoratori ed impiegati;

se il Governo non abbia il dovere di tagliare le scorte a quelli che, a parere dell'interpellante, sono "fantasmi" della politica, dell'economia, del giornalismo, eccetera, che utilizzano le scorte anche come status symbol, per indirizzare quelle risorse alle migliaia di Forze dell'ordine al presidio della legalità, anche per evitare i ricorrenti furti di rame che avvengono sulle strade ferrate e che creano danni e disagi ai gestori delle linee ferroviarie, ma soprattutto agli utenti del trasporto pubblico;

quali misure urgenti intenda attivare per offrire una tutela minima dei diritti diffusi, anche con riferimento all'ambito di competenza delle autorità indipendenti che, a parere dell'interpellante, sembrano aver perduto del tutto l'indipendenza e l'autonomia dal potere economico.

(2-00517)

   

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