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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-17280 ...la tragica situazione ambientale e sanitaria che si vive nella città di Taranto, non ha lasciato indifferente il personale del comparto difesa/sicurezza; ..

Dettagli


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17280
presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO
lunedì 6 agosto 2012, seduta n.677

DI STANISLAO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

la tragica situazione ambientale e sanitaria che si vive nella città di Taranto, non ha lasciato indifferente il personale del comparto difesa/sicurezza;

da circa un anno, con delibere dei consigli di base della Guardia di finanza e sindacato di polizia (SIULP di Taranto), ed in particolare dal Co.I.R. della guardia costiera e dal Co.Ce.R. della Marina, è stato richiesto un monitoraggio nel porto, che di fatto rientra nell'area industriale, ed eventuali visite specialistiche al fine di prevenire malattie tumorali;

i vertici della Marina, con sensibilità hanno risposto positivamente; nello specifico il comandante generale della guardia costiera in data 29 novembre 2011 rispondeva che: «è stata all'uopo interessata la Capitaneria di porto di Taranto che ha prontamente provveduto ad investire della problematica la competente Azienda Sanitaria locale e l'Autorità portuale di Taranto per l'effettuazione di appositi monitoraggi/campionamenti ambientali. In merito, l'Autorità portuale di Taranto ha fatto conoscere che intende proseguire l'attività di monitoraggio dell'aria, ampliando l'indagine anche alla matrice acqua, avendo in corso apposita attività istruttoria per la stipula di una convenzione con l'ARPA Puglia, i cui dati rilevati saranno resi pubblici per la più ampia conoscenza possibile anche attraverso il sito della citata Agenzia per l'ambiente»;

l'interrogante con atto 4-12826 chiedeva al Governo se intendesse «intervenire immediatamente per sostenere le legittime richieste dei rappresentanti militari e tutelare al massimo la salute dei militari e dei cittadini tutti e l'ambiente che li circonda»;

il Ministro della difesa, delegato a rispondere il 26 aprile 2012, ha confermato quanto risposto dai vertici militari; in particolare ha ribadito che la stessa Capitaneria di porto ha avviato «una indagine conoscitiva interna - dalla quale è emerso che i disturbi lamentati dai militari in servizio a Taranto sono, sostanzialmente, gli stessi di cui soffrono gli abitanti dell'area tarantina (fastidi agli occhi e alle vie respiratorie, a volte molto acuti, dovuti a cattivi odori e alle polveri disperse nell'aria, tra cui, in particolare, il pulviscolo di carbone) - sia di aver investito della problematica l'autorità portuale di Taranto e la locale azienda sanitaria (dipartimento di prevenzione), chiedendo alle stesse di valutare l'opportunità di effettuare un apposito monitoraggio ambientale nell'area portuale, - come già avvenuto in passato - proprio allo scopo precipuo di verificarvi la sussistenza di potenziali pericoli per la salute»;

lo stesso Ministro della difesa rendeva noto che era in corso una indagine delegata dall'autorità giudiziaria al nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Lecce;

è visibile a qualunque cittadino che, ad esempio, l'attività di scarico dei minerali dalle navi ai nastri trasportatori non è protetta ed isolata e quindi sussiste pericolo per la salute; infatti, come è noto, tali minerali hanno la consistenza di una polvere finissima e leggera come borotalco. Lo scarico dalla nave ai nastri trasportatori avviene a «cielo aperto». Le stesse auto della guardia costiera e della polizia di Stato, i cui uffici sono nelle prossimità delle suddette «sporgenze» si ricoprono di colore rosso anche se recentemente lavate -:

se l'autorità portuale abbia provveduto all'apposizione di centraline nell'area portuale per il monitoraggio degli agenti inquinanti presenti, in considerazione del fatto che non vi è alcun dato riportato al riguardo sul sito dell'ARPA Puglia;

se tale monitoraggio venga effettuato ed, in caso di risposta negativa, quali siano le motivazioni;

se il Governo intenda assumere ogni iniziativa di competenza, al fine di riconoscere il preciso diritto dei cittadini in divisa, che di fatto vivono all'interno zona industriale, di conoscere il livello di inquinamento dell'aria che respirano durante il proprio servizio;

se si intendano fornire misure e dotazioni al fine di mettere in sicurezza il personale che accede al porto, in particolare gli operatori della sicurezza e portuali, rendendo disponibili abbigliamento e maschere protettive. (4-17280)

   

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