Atto Camera Interpellanza 2-01511 .. «non ci sono tassisti abusivi, io non ne vedo. Se volete fare una denuncia andate a farla in caserma»;

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Categoria: Atti Parlamentari
Creato Mercoledì, 30 Maggio 2012 01:02
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Atto Camera

Interpellanza 2-01511
presentata da
ANNA PAOLA CONCIA
giovedì 24 maggio 2012, seduta n.638

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:

in data 22 maggio 2012, alle ore 10.50, l'onorevole Concia, insieme alla senatrice Poretti, uscendo dalla stazione di Roma Termini, lato piazzale dei Cinquecento, è stata assalita dalle purtroppo note richieste e offerte dei tassisti abusivi;

è stato risposto ai signori di non insistere altrimenti sarebbero stati denunciati, e così infatti si è ritenuto di fare visto che proprio nel marciapiede tra le uscite della Stazione e la coda delle persone in attesa dei taxi era parcheggiata una macchina dei carabinieri, con un carabiniere in servizio;

l'onorevole Concia e la senatrice Poretti si sono rivolte al carabiniere segnalando la presenza dei tassisti abusivi e indicando i diversi signori in questione, denunciando quindi l'attività illecita che in quel momento si stava consumando davanti agli occhi di tutti. Il carabiniere sorprendentemente ha risposto con le seguenti parole: «non ci sono tassisti abusivi, io non ne vedo. Se volete fare una denuncia andate a farla in caserma»;

esterrefatte dalla risposta ricevuta l'onorevole Concia e la senatrice Poretti hanno insistito indicando i tassisti abusivi che si erano resi responsabili dell'aggressione, ritenendo che, se fossero stati identificati sul posto si sarebbe collaborato nella denuncia, ma il carabiniere insisteva a dire che secondo lui non c'erano tassisti abusivi e che lui non ne vedeva. Nel frattempo, questi, trovandosi a pochi metri da noi, si stavano dileguando tra la folla che continuava a radunarsi intorno. Il carabiniere, evidentemente disturbato dall'insistenza dell'onorevole Concia e della senatrice Poretti, ha chiesto di fornirgli i documenti per identificarle. Così è stato fatto dando i tesserini rilasciati rispettiva- mente dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei deputati. Nella concitata fase in cui non si riusciva a capire il perché il carabiniere chiedesse i documenti e non intervenisse, di fronte ad un'evidente violazione della legge, lo stesso ha chiamato i suoi superiori. Prima sono arrivati due carabinieri e poi infine un maresciallo. A fronte delle ripetute richieste della senatrice Poretti e dell'onorevole Concia di rientrare in possesso dei documenti, che venivano trattenuti senza farne alcun uso, alla fine, su richiesta del maresciallo sono stati trascritti i dati su un foglio, richiedendo altresì anche la residenza. Così è stato fatto anche per almeno altri due passanti;

di fronte alle reiterate richieste che venisse fornito il nominativo del carabiniere in questione, né il carabiniere né i suoi superiori hanno ritenuto opportuno rispondere, rendendo così impossibile identificarlo;

la situazione è apparsa paradossale fin dalla prima risposta del carabiniere che in seguito ha cercato di dare un versione diversa, dopo aver visto i documenti, dicendo che non erano le deputate che dovevano fare la denuncia in caserma, ma che avrebbe lui portato in caserma i tassisti abusivi, versione insostenibile visto che aveva negato l'esistenza dei tassisti abusivi fin dall'inizio e solo quando erano andati via ha chiesto dove erano. Quando gli è stato fatto notare, sorridendo che ormai non c'erano più, con fare minaccioso e duro ha chiesto alla senatrice Poretti perché ridesse, e alla persona che si trovava accanto a lui in quel momento, che in precedenza era stato indicato come uno dei tassisti abusivi, ha chiesto i documenti per poterlo avere come testimone dell'atteggiamento provocatorio e oltraggioso;

nel frattempo preannunciava che una volta arrivata alla Camera dei deputati si sarebbe rivolta alla Polizia, e allora uno dei carabinieri, arrivati in un secondo momento, ha replicato: «tanto voi siete la casta»;

riottenuti finalmente i documenti dopo una ventina di minuti l'onorevole Concia e la senatrice Poretti, sono finalmente riuscite a prendere un autobus e a lasciare la stazione Termini;

i fatti in premessa costituiscono un evidente disincentivo per i cittadini a collaborare con le forze dell'ordine per denunciare palesi illegalità e violazioni di legge, fatti su cui l'onorevole Concia e la senatrice Poretti si riservano in altra sede di sporgere denuncia querela per omissione d'intervento -:

se il Ministro non ritenga di dover intervenire presso l'Arma dei carabinieri al fine di verificare la correttezza dell'operato del carabiniere in questione, possibilmente identificandolo, e più in generale, l'operato complessivo della caserma dei carabinieri della stazione di Roma Termini con particolare riferimento al controllo, la denuncia e la repressione del fenomeno dell'esercizio dei tassisti abusivi.

(2-01511)«Concia, Laganà Fortugno».
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Atto Senato

Interpellanza 2-00470
presentata da
DONATELLA PORETTI
mercoledì 23 maggio 2012, seduta n.728
PORETTI, PERDUCA - Al Ministro della difesa - Premesso che:

in data 22 maggio 2012, alle ore 10.50, la prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo e l'on. Paola Concia, uscendo dalla stazione di Roma Termini su piazzale dei Cinquecento, sono state assalite dalle purtroppo note richieste e offerte dei tassisti abusivi. Hanno loro risposto di non insistere, a pena di denuncia, cosa che hanno poi pensato di fare visto che proprio nel marciapiede tra le uscite della stazione e la coda delle persone in attesa dei taxi era parcheggiata una macchina dei Carabinieri, con un carabiniere in servizio;

le parlamentari si sono rivolte al carabiniere segnalando la presenza dei tassisti abusivi indicandoli, denunciando quindi l'attività illecita che in quel momento si stava consumando. Il carabiniere ha risposto con le seguenti parole: "Non ci sono tassisti abusivi, io non ne vedo. Se volete fare una denuncia andate a farla in caserma". Esterrefatte dalla risposta hanno insistito indicando i tassisti, ma il carabiniere insisteva che secondo lui non c'erano tassisti abusivi e che lui non ne vedeva. Nel frattempo i tassisti stessi si stavano dileguando tra la folla che continuava a radunarsi intorno. Il carabiniere, infastidito dall'insistenza, ha chiesto alle due parlamentari di fornirgli i documenti per identificarle. Le due parlamentari hanno fornito i tesserini rilasciati rispettivamente dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei deputati. Nella concitata fase in cui non si riusciva a capire perché il carabiniere chiedesse loro i documenti e non intervenisse contro i tassisti abusivi, lo stesso ha chiamato i suoi superiori. Prima sono arrivati due carabinieri e poi infine un maresciallo;

nonostante ripetute richieste di riavere i documenti, che venivano trattenuti senza farne alcun uso, alla fine, su richiesta del maresciallo, sono stati trascritti i dati su un foglio, tra cui anche la residenza;

anche a due passanti sono stati richiesti gli stessi dati;

alle reiterate richieste che venisse fornito il nominativo del carabiniere in questione, né il carabiniere né i superiori hanno dato soddisfazione. Non è quindi stato possibile identificarlo;

la situazione è apparsa paradossale fin dalla prima risposta del carabiniere che in seguito ha cercato di dare una versione diversa, dopo aver visto i documenti, dicendo che non erano le due parlamentari a dover fare la denuncia in caserma, ma che lui avrebbe portato in caserma i tassisti abusivi, versione insostenibile visto che aveva negato l'esistenza dei tassisti abusivi fin dall'inizio e quando erano andati via ha chiesto dove fossero: gli era stato fatto notare che, ormai, i tassisti abusivi non c'erano più e, visto l'atteggiamento sorridente ed ironico della prima firmataria della presente interpellanza, addirittura chiedeva ad uno dei tassisti indicati in precedenza di essere suo testimone contro l'atteggiamento provocatorio rilevato;

nel frattempo l'onorevole Concia ha preannunciato che una volta arrivata alla Camera si sarebbe rivolta alla Polizia. Uno dei carabinieri arrivati in un secondo momento ha replicato: "tanto voi siete la casta!";

riottenuti finalmente i documenti dopo una ventina di minuti, le due parlamentari sono finalmente riuscite a lasciare la stazione Termini;

considerato che tali fatti costituiscono un evidente disincentivo per i cittadini a collaborare con le Forze dell'ordine per denunciare palesi illegalità e violazioni di legge, fatti su cui le parlamentari si riservano, in altra sede, di sporgere denuncia per rifiuto od omissione di atti d'ufficio,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo ritenga opportuno svolgere un'indagine ispettiva interna all'Arma dei carabinieri ai fini di accertare l'operato del carabiniere in questione, identificandolo, e più in generale della Caserma dei carabinieri della stazione di Roma Termini per il controllo, la denuncia e la repressione del fenomeno dell'esercizio dei tassisti abusivi.

(2-00470)