italiani creano 'supercellule' per rigenerare il cuore cervelli rientrati dagli usa hanno 'ringiovanito' cellule mature con geni fetali

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Categoria: Tutela della Salute - Sicurezza del Lavoro
Creato Martedì, 07 Febbraio 2012 15:23
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STAMINALI: ITALIANI IDENTIFICANO CELLULE RIGENERAZIONE CARDIACA =
(AGI) - Roma, 7 feb. - Uno studio italiano in collaborazione
tra l'Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del
Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibcn-Cnr) di Roma e
l'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
MultiMedica di Milano apre nuove prospettive nel panorama delle
terapie cellulari, dimostrando per la prima volta che i
cardiomiociti - le cellule del cuore - possono essere una fonte
di cellule staminali con caratteristiche 'differenziative'
vantaggiose rispetto ad altre staminali. La ricerca, condotta
dai ricercatori Roberto Rizzi e Claudia Bearzi, e' stata
pubblicata sulla rivista Cell Death and Differentiation. "I
cardiomiociti hanno capacita' proliferative minime se non
assenti e cio' significa che a seguito di danno ischemico
cardiaco, come per esempio nell'infarto, si crea una cicatrice
riducendo la capacita' funzionale del cuore, situazione nota
come scompenso cardiaco", spiega Roberto Rizzi. "Il nostro
lavoro ha dimostrato che, attraverso l'introduzione di geni
fetali all'interno del genoma di cardiomiociti post-natali, e'
possibile ricondurre queste cellule gia' differenziate a uno
stato embrionale. Una volta ottenute le staminali dai
cardiomiciti, queste sono state indotte a differenziare
nuovamente in cellule cardiache battenti. La ricerca ha messo
in evidenza che le cellule multipotenti indotte ottenute dai
cardiomiociti hanno una capacita' maggiore di ridiventare
nuovamente cellule cardiache contrattili, rispetto ad altre
cellule staminali, e ne ha definito le basi molecolari
stabilendo che questa 'memoria' dipende da pochi geni". (AGI)
Pgi (Segue)
071225 FEB 12

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STAMINALI: ITALIANI IDENTIFICANO CELLULE RIGENERAZIONE CARDIACA (2)=
(AGI) - Roma, 7 feb. - Grazie a questa ricerca, si apre la
possibilita' di utilizzare i cardiomiociti come cellule
staminali cardiache, passando per lo stadio embrionale. "Grazie
alle loro capacita' differenziative, queste cellule potranno
essere utilizzate per la riparazione del miocardio
danneggiato", prosegue Claudia Bearzi. "La capacita' di
generare qualsiasi tipo di tessuto e' esclusiva delle cellule
staminali embrionali ma e' noto che restrizioni etiche limitano
l'utilizzo delle stesse. Nel 2006, un ricercatore giapponese,
Shinya Yamanaka, ha dimostrato la possibilita' di riportare
cellule neonatali e adulte, quindi gia' differenziate, ad una
condizione di 'staminalita'', con la capacita' di generare
tessuti pari a quella delle cellule staminali embrionali con
l'introduzione di pochi geni fetali. Queste staminali ottenute
da cellule mature erano state definite multipotenti indotte".
Gli autori della ricerca sono rientrati in Italia dopo un lungo
periodo lavorativo negli Stati Uniti d'America presso la
Harvard Medical School. La ricerca e' stata finanziata dal
ministero della Salute nell'ambito del programma 'giovani
ricercatori' ed e' supportata da collaborazioni con altre
istituzioni italiane, tra cui le Universita' di Torino, di
Milano Bicocca e Vita e Salute San Raffaele di Milano. (AGI)
Pgi
071225 FEB 12

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STAMINALI: italiani creano 'supercellule' per rigenerare il cuore
cervelli rientrati dagli usa hanno 'ringiovanito' cellule mature
con geni fetali

Milano, 7 feb. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Dalle cellule del
cuore si possono ottenere staminali multipotenti, in grado di
rigenerare a loro volta cellule cardiache funzionali utili a riparare
l'organo danneggiato, per esempio dall'infarto. La nuova speranza sul
fronte delle terapie cellulari arriva da uno studio italiano, frutto
della collaborazione tra l'Istituto di biologia cellulare e
neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr) di
Roma e l'Irccs MultiMedica di Milano. Il lavoro, pubblicato sulla
rivista 'Cell Death and Differentiation', e' firmato da Roberto Rizzi
e Claudia Bearzi, 'cervelli' rientrati in Italia dopo un lungo periodo
negli Usa alla Harvard Medical School. Gli scienziati hanno dimostrato
per la prima volta che i cardiomiociti possono essere una fonte di
'supercellule' dotate di caratteristiche piu' vantaggiose rispetto ad
altre staminali.

"I cardiomiociti hanno capacita' proliferative minime, se non
assenti - spiega Rizzi - e cio' significa che a seguito di danno
ischemico cardiaco, come per esempio nell'infarto, si crea una
cicatrice riducendo la capacita' funzionale del cuore, situazione nota
come scompenso cardiaco. Il nostro lavoro ha dimostrato che,
attraverso l'introduzione di geni fetali all'interno del genoma di
cardiomiociti post-natali, e' possibile ricondurre queste cellule gia'
differenziate a uno stato embrionale. Una volta ottenute le staminali
dai cardiomiciti, queste sono state indotte a differenziare nuovamente
in cellule cardiache battenti. La ricerca ha messo in evidenza che le
cellule multipotenti indotte ottenute dai cardiomiociti hanno una
capacita' maggiore di ridiventare nuovamente cellule cardiache
contrattili, rispetto ad altre cellule staminali, e ne ha definito le
basi molecolari stabilendo che questa 'memoria' dipende da pochi
geni".

Lo studio apre alla possibilita' di utilizzare i cardiomiociti
come staminali cardiache, passando per lo stadio embrionale. "Grazie
alle loro capacita' differenziative - sottolinea Bearzi - queste
cellule potranno essere utilizzate per la riparazione del miocardio
danneggiato". (segue)

(Red-Opa/Col/Adnkronos)
07-FEB-12 12:55

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STAMINALI: ITALIANI CREANO 'SUPERCELLULE' PER RIGENERARE IL CUORE (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "La capacita' di generare
qualsiasi tipo di tessuto e' esclusiva delle cellule staminali
embrionali - continua Bearzi - ma e' noto che restrizioni etiche
limitano l'utilizzo delle stesse".

"Nel 2006 - ricorda la scienziata - un ricercatore giapponese,
Shinya Yamanaka, ha dimostrato la possibilita' di riportare cellule
neonatali e adulte, quindi gia' differenziate, ad una condizione di
'staminalita'', con la capacita' di generare tessuti pari a quella
delle cellule staminali embrionali con l'introduzione di pochi geni
fetali. Queste staminali ottenute da cellule mature erano state
definite multipotenti indotte".

In questo filone di studi si colloca anche la nuova ricerca
italiana, finanziata dal ministero della Salute nell'ambito del
programma 'Giovani ricercatori' - si legge in una nota - e supportata
da collaborazioni con altre istituzioni italiane tra cui le
universita' di Torino, Milano-Bicocca e Vita-Salute San Raffaele di
Milano.

(Red-Opa/Col/Adnkronos)
07-FEB-12 13:03

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STAMINALI:IDENTIFICATE SUPER-CELLULE PER RIGENERARE IL CUORE

(ANSA) - MILANO, 7 FEB - Identificate le 'super-cellule' per
rigenerare il cuore. A farlo due giovani ricercatori rientrati
in Italia dagli Usa, dell'Istituto di biologia cellulare e
neurobiologia del Cnr e dell'Irccs MultiMedica di Milano, che
hanno dimostrato che i cardiomiociti, le cellule del cuore,
possono essere una fonte di cellule staminali con
caratteristiche 'differenziative' vantaggiose rispetto ad altre
staminali. La ricerca e' stata pubblicata sulla rivista 'Cell
Death and Differentiation'.
''I cardiomiociti hanno capacita' proliferative minime, se
non assenti - spiegano Roberto Rizzi e Claudia Bearzi, i due
ricercatori - e cio' significa che in seguito a danno ischemico
cardiaco, come con l'infarto, si crea una cicatrice, riducendo
la capacita' funzionale del cuore. Una situazione nota come
scompenso cardiaco. Il nostro lavoro ha dimostrato che,
introducendo geni fetali nel genoma di cardiomiociti
post-natali, si possono ricondurre queste cellule gia'
differenziate ad uno stato embrionale''. Una volta ottenute le
staminali dai cardiomiciti, queste sono state poi indotte a
differenziarsi nuovamente in cellule cardiache. La ricerca ha
messo in evidenza che le cellule multipotenti indotte, ottenute
dai cardiomiociti, hanno una capacita' maggiore di ridiventare
nuovamente cellule cardiache contrattili, rispetto ad altre
cellule staminali, e ne ha definito le basi molecolari
stabilendo che questa 'memoria' dipende da pochi geni.
''Questa ricerca - concludono - apre la possibilita' di
utilizzare i cardiomiociti come cellule staminali cardiache,
passando per lo stadio embrionale. Grazie alle loro capacita'
differenziative, queste cellule potranno essere utilizzate per
la riparazione del miocardio danneggiato''.

(ANSA).

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07-FEB-12 15:37 NNNN