farmaci: leucemia mieloide cronica, in Italia nuova terapia di prima linea

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Categoria: Tutela della Salute - Sicurezza del Lavoro
Creato Martedì, 24 Gennaio 2012 14:51
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FARMACI: LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA, IN ITALIA NUOVA TERAPIA DI PRIMA LINEA =
VIA LIBERA PER NILOTINIB, ESPERTI A CONFRONTO A NAPOLI

Roma, 24 gen. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - E' disponibile in
Italia Tasigna* (nilotinib), farmaco sviluppato da Novartis che ha
ricevuto l'approvazione anche nel nostro Paese come trattamento di
prima linea per i pazienti adulti affetti da Leucemia mieloide cronica
Ph+. L'approvazione si basa sui dati dello studio di Fase III ENESTnd
in cui nilotinib ha dimostrato di superare imatinib nell'ottenere
percentuali significativamente piu' elevate di risposta molecolare non
solo maggiori ma anche complete e nel ridurre in modo significativo la
progressione di malattia.

Per l'occasione - sottolinea una nota - oltre 300 esperti si
sono riuniti a Napoli con l'obiettivo di fare il punto sulle novita'
nella gestione della Leucemia mieloide cronica (Lmc), neoplasia
ematologica che costituisce circa il 15% di tutti i casi di leucemia.
Dopo l'introduzione di imatinib nel 2001, la disponibilita' in Italia
del farmaco in prima linea rappresenta un nuovo paradigma della
terapia della Lmc. Nilotinib e' un potente e selettivo inibitore della
proteina Bcr-Abl che causa la produzione di cellule tumorali nella Lmc
Ph+. La profonda riduzione di Bcr-Abl, definita come risposta
molecolare maggiore e completa, rappresenta oggi una tappa
fondamentale per il controllo della malattia a lungo termine nei
pazienti affetti da Lmc Ph+. (segue)

(Red-Bdc/Col/Adnkronos)
24-GEN-12 14:12

FARMACI: LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA, IN ITALIA NUOVA TERAPIA DI PRIMA LINEA (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Anche il follow up a 36 mesi -
commenta Giuseppe Saglio, professore ordinario di Medicina interna ed
ematologia dell'universita' di Torino, Ospedale Universitario S. Luigi
Gonzaga di Orbassano - ha confermato come il trattamento con nilotinib
garantisca risposte molecolari complete che raggiungono il 30% a tre
anni nei pazienti trattati con nilotinib 300 mg due volte al giorno
rispetto al 15% che si ottiene con imatinib 400 mg al giorno. Questo
target e' quindi raddoppiato nei pazienti trattati con nilotinib e
cio' e' importante perche' oggi sappiamo che questo e' il presupposto
per avere una sempre maggiore percentuale di pazienti che potranno
prima o poi smettere la terapia e considerarsi definitivamente
guariti".

"La Lmc e' uno dei quattro tipi di leucemia piu' comune -
afferma Michele Baccarani, professore di Ematologia, direttore
dell'Istituto di Ematologia Universita' di Bologna - l'incidenza della
malattia e' pari a circa 10-15 nuovi casi per milione per anno, per un
totale in Italia di circa 600-900 nuovi casi l'anno. Con
l'introduzione delle nuove terapie la sopravvivenza a 10 anni e'
passata dal 20% all'80% e la fase cronica della malattia si e'
prolungata a scapito delle fasi accelerata e blastica incrementando
sempre piu' l'aspettativa di vita dei pazienti affetti da questa
malattia". (segue)

(Red-Bdc/Col/Adnkronos)
24-GEN-12 14:13

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FARMACI: LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA, IN ITALIA NUOVA TERAPIA DI PRIMA LINEA (3) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Non solo farmaci: con
l'iniziativa 'Path to cure' Novartis mira a migliorare la comprensione
della patologia, la standardizzazione del metodo di misura della
risposta alla terapia e la definizione di nuovi approcci per la
gestione complessiva della Lmc. In questo quadro rientrano anche i
progetti Eutos e Labnet. Il primo, nato nel 2007, "e' un'iniziativa
europea frutto della collaborazione tra European LeukemiaNet e
Novartis - spiega Fabrizio Pane, direttore U.O. di Ematologia e
trapianti di midollo Azienda ospedaliera universitaria Federico II di
Napoli e presidente della Societa' italiana di ematologia (Sie) - per
la standardizzazione del trattamento della Lmc. Labnet, nato in Italia
nel 2007, e' un esempio virtuoso nato sotto l'egida della Sie e
gestito dal GiMema (Gruppo italiano malattie ematologiche nell'adulto)
che consente di mettere in rete una serie di laboratori specializzati
in biologia molecolare in Italia che effettuano un monitoraggio della
risposta molecolare attraverso metodiche sofisticate standardizzate e
di elevata qualita'".

Oggi Labnet coinvolge 36 laboratori ben dislocati su tutto il
territorio nazionale e rappresenta un modello di monitoraggio del
paziente di sicuro successo in Italia e nel mondo. Avvalendosi infatti
di un sistema basato sul web, il progetto supera gli ostacoli legati
alla regionalizzazione e rende visibili risultati e indagini in tempo
reale dai medici coinvolti.

(Red-Bdc/Col/Adnkronos)
24-GEN-12 14:17

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