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tumori: la chemio del futuro? staminali 'taxi' portano farmaco alla meta

Dettagli

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tumori: la chemio del futuro? staminali 'taxi' portano farmaco alla meta =
STUDIO A MILANO, MESENCHIMALI 'CARICATE' CON TERAPIA E USATE
CONTRO CANCRO

Milano, 21 dic. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Cellule
staminali mesenchimali che si trasformano in 'taxi' per trasportare i
farmaci a destinazione. E' il futuro della chemioterapia, tracciato da
uno studio dell'universita' Statale di Milano e dell'Istituto
neurologico Carlo Besta, pubblicato sulla rivista 'Plos One'.

I ricercatori aprono la strada a una nuova 'carriera' per le
staminali: quella di cellule farmaco. Lo studio firmato da Augusto
Pessina, del Dipartimento di sanita' pubblica, microbiologia,
virologia della Statale, in collaborazione con Giulio Alessandri, del
Laboratorio di neurobiologia del Besta e con l'universita' Cattolica
del Sacro Cuore ha dimostrato per la prima volta che "cellule
mesenchimali umane isolate dal midollo osseo, possono essere 'caricate
in vitro' con farmaci chemioterapici e successivamente utilizzate con
efficacia per il trattamento dei tumori", spiegano gli autori in una
nota.

La strategia potrebbe essere alla base di "nuove forme di
chemioterapia", assicurano gli esperti. Le cellule bambine verrebbero
usate come un inedito dispositivo-farmaco, semplice e low cost, per
cure sempre piu' mirate e in grado di diminuire o eliminare alcuni
effetti collaterali. "Il dispositivo - spiegano gli autori - puo'
essere preparato mediante semplici e poco costose procedure, che non
comportano manipolazioni genetiche e quindi ne evitano tutti i rischi
correlati". (segue)

(Red-Lus/Zn/Adnkronos)
21-DIC-11 11:17

NNNN
TUMORI: LA CHEMIO DEL FUTURO? STAMINALI 'TAXI' PORTANO FARMACO ALLA META (2) =
SI POSSONO CONGELARE SENZA PERDERE FUNZIONALITA' ED ESSERE USATE
TEMPO DOPO

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Il dispositivo - sostiene
Alessandri - mantiene la sua funzionalita' terapeutica anche dopo
congelamento in azoto liquido aprendo cosi' la strada alla
possibilita' di conservazione di queste cellule, che potrebbero essere
utilizzate, nello stesso paziente donatore, anche tempo dopo la loro
preparazione, per esempio in caso di recidive".

La possibilita' di usare cellule dello stesso paziente
(trattamento autologo) ottenute da midollo osseo, tessuto adiposo e
altri tessuti, aggiunge Pessina, "elimina il rischio immunologico e
riduce anche il rischio di trasmissione di agenti patogeni. La
dimostrazione sperimentale dell'efficacia del metodo e' stata eseguita
su tumori, ma l'applicazione potra' riguardare anche altre patologie
ove sia richiesto un potenziamento sia della specificita' che della
attivita' terapeutica".

La caratteristica biologica che permette di essere caricate con
farmaci, continuano gli autori dello studio, sembra essere condivisa
anche da altre popolazioni cellulari, come fibroblasti, cellule
dendritiche, monociti e macrofagi, che sono presenti nel sangue e
quindi facilmente isolabili dai pazienti. "Che le staminali
mesenchimali - commenta Eugenio Parati, Direttore del Laboratorio di
Neurobiologia del Besta di Milano - possano rigenerare e riparare
tessuti danneggiati era gia' stato dimostrato. Con questa nuova
scoperta viene dimostrato che le stesse cellule possono essere
utilizzate come 'veicoli' per trasportare farmaci che, raggiungendo in
modo mirato le cellule dell'organo malato, avranno una maggiore
capacita' terapeutica".

(Red-Lus/Zn/Adnkronos)
21-DIC-11 11:24

NNNN
TUMORI: CELLULE COME PICCOLI CARRARMATI CARICATI CON CHEMIO

(ANSA) - MILANO, 21 DIC - Le cellule del midollo osseo
possono essere modificate in laboratorio e trasformate in
piccoli 'carrarmati' capaci, una volta iniettate nell'organismo,
di rilasciare la chemioterapia direttamente sul tumore. E' in
sintesi il risultato di uno studio pubblicato su PlosOne da
Augusto Pessina dell'Universita' degli Studi di Milano, in
collaborazione con Giulio Alessandri dell'Istituto Besta e con
Eugenio Parati dell'Universita' Cattolica.
Nel dettaglio, i ricercatori hanno dimostrato che ''le
cellule mesenchimali umane isolate dal midollo osseo possono
essere 'caricate in vitro' con farmaci chemioterapici e
successivamente utilizzate con efficacia per il trattamento dei
tumori. Queste cellule possono cosi' divenire un nuovo
dispositivo/farmaco in direzione di una cura sempre piu' mirata
e in grado di diminuire o eliminare alcuni effetti
collaterali''. Questo dispositivo, aggiungono, ''puo' essere
preparato mediante semplici e poco costose procedure, che non
comportano manipolazioni genetiche e quindi ne evitano tutti i
rischi correlati''.
''Il dispositivo - spiega Alessandri - mantiene la sua
funzionalita' terapeutica anche dopo congelamento in azoto
liquido, aprendo cosi' la strada alla possibilita' di
conservazione di queste cellule, che potrebbero essere
utilizzate, nello stesso paziente donatore, anche tempo dopo la
loro preparazione, per esempio in caso di recidive''. Questo,
aggiunge Pessina, ''elimina il rischio immunologico e riduce
anche il rischio di trasmissione di agenti patogeni. La
dimostrazione sperimentale dell'efficacia del metodo e' stata
eseguita su tumori, ma l'applicazione potra' riguardare anche
altre patologie ove sia richiesto un potenziamento sia della
specificita' che della attivita' terapeutica''.
Le cellule mesenchimali, comunque non sarebbero le uniche a
poter essere caricate di farmaci per agire come 'piccoli
carrarmati': la stessa caratteristica, concludono gli esperti,
sembra essere condivisa anche da fibroblasti, cellule
dendritiche, monociti e macrofagi, che sono presenti nel sangue
e quindi facilmente isolabili dai pazienti.(ANSA).

KXP
21-DIC-11 11:10 NNNN
GENETICA: DNA ULTRARAPIDO,MISURATO DA AUTOVELOX MOLECOLARE
(NOTIZIARIOS CIENZA E TECNICA)
(ANSA) - ROMA, 21 DIC - I passaggi delle informazioni
genetiche avvengono ad una velocita' fino a 10-20 volte
superiore a quella finora nota. Lo ha dimostrato un nuovo metodo
che misura le velocita' di reazione delle molecole, messo a
punto da un gruppo di ricercatori dell'Icgeb (International
Centre for Genetic Engineering and Biotechnology) di Trieste.
La ricerca, che si e' guadagnata la copertina dell'ultimo
numero della prestigiosa rivista EMBO Reports, ha preso in esame
il virus Hiv responsabile dell'Aids, analizzando in particolare
il momento dell'integrazione del suo genoma all'interno della
cellula infettata. In questi casi la trascrizione del materiale
genetico avviene utilizzando la molecola chiamata Rna
polimerasi, fondamentale per la replicazione del genoma del
virus.
Il gruppo italiano, guidato da Alessandro Marcello, in
collaborazione con il fisico Paolo Maiuri, ha utilizzato per la
prima volta un metodo di microscopia a fluorescenza, che
permette di visualizzare il processo di trascrizione nelle
cellule vive e di misurare la velocita' dell'Rna polimerasi in
tempo reale. I valori misurati risulterebbero essere 10-20 volte
superiori a quelli finora misurati con altre tecniche.
''La trascrizione e' un processo fondamentale strettamente
controllato dalla cellula'', ha spiegato Alessandro Marcello,
responsabile del laboratorio di virologia dell'Icgeb; ''le
nostre misure indicano che anche la velocita' della polimerasi
puo' essere un fattore importante nel regolare l'espressione
genica''.
Secondo gli stessi ricercatori, in futuro sara' importante
comprendere i motivi da cui dipende la velocita' di trascrizione
dell'Rna e comprendere se a modulare la polimerasi sia un
acceleratore molecolare oppure il contesto morfologico della
cellula. In maniera analoga alle auto, la velocita' potrebbe
infatti dipendere dalla tortuosita' del percorso e da eventuali
ostacoli sul cammino che, nel caso della polimerasi, possono
essere dovuti al complesso 'impaccamento' del Dna e verificare
inoltre se eventuali alterazioni della velocita' di trascrizione
possano essere messe in relazione con patologie come le malattie
genetiche o tumori.(ANSA).

Y28-BG
21-DIC-11 01:00 NNNN

 

 

   

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