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Salute/ Alzheimer,scoperto nuovo meccanismo degenerazione neuroni

Dettagli

 Salute/ Alzheimer,scoperto nuovo meccanismo degenerazione neuroni
Da ricercatori dell'Istituto superiore di sanità

Roma, 7 dic. (TMNews) - E' stato individuato un nuovo meccanismo
attraverso cui la beta-amiloide, la principale responsabile della
neurotossicità nella malattia di Alzheimer (Ad), determina la
morte delle cellule neuronali. La scoperta, pubblicata su Journal
of Biological Chemistry, è stata fatta nei laboratori
dell'Istituto superiore di sanità, coordinata da Enrico Garaci,
presidente dell'Iss, e Daniela Merlo, ricercatrice al
dipartimento di biologia cellulare e neuroscienze dell'Iss.

L'accumulo di danno al Dna e i deficit nella riparazione del
Dna, possono contribuire alla progressiva morte neuronale che si
verifica nelle malattie neurodegenerative. Sia la presenza di
danni al Dna che una ridotta attività di riparazione sono
documentate in Ad, ma non è mai stato individuato il meccanismo
molecolare alla base della disfunzione della riparazione del Dna.
Nelle cellule eucariotiche, le forme più letali di danno al Dna,
ovvero le rotture del doppio filamento, sono riparate
principalmente dall'attività del complesso della Dna-dependent
protein kinase (DNA-PK). In questo studio, è stato dimostrato per
la prima volta che dosi subletali di beta-amiloide inibiscono
l'attività della DNA-PK. E che questa inibizione impedisce la
riparazione del danno del Dna e il conseguente accumulo di questo
danno contribuirebbe alla morte neuronale.

La ricerca è "di straordinario interesse per due motivi -
spiegano Garaci e Merlo - il primo riguarda l'individuazione del
meccanismo molecolare che comporta la morte dei neuroni nella
Malattia di Alzheimer. Infatti il lavoro mette in evidenza come
la beta-amiloide sia in grado di inibire l'attività dell'enzima
DNA-PK che ha la funzione di riparazione del danno del Dna. Il
secondo motivo di interesse è legato al fatto che questo enzima
DNA-PK potrebbe essere utilizzato come strumento diagnostico
nella malattia di Alzheimer anche nelle sue forme precoci".

Red/Apa

071824 dic 11


   

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