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un test per prevedere ictus, le spie sono 5 geni

Dettagli

ANSA/ un test per prevedere ictus, le spie sono 5 geni
38 OSPEDALI ITALIANI IMPEGNATI IN MAPPA GENETICA SISLIPIDEMIE
(ANSA) - MILANO, 24 NOV - Classici fattori di rischio (fumo,
colesterolo, ipertensione...) e stili di vita (dieta, attivita'
fisica) giocano certamente un ruolo importante nell'ictus, ma da
oggi c'e' ufficialmente anche quello genetico, indipendente
dagli altri e legato a 5 particolari difetti la cui presenza
contemporanea nel Dna e' in grado di predirlo nell' 82,4% dei
casi. L'annuncio verra' dato al 24/o Congresso Nazionale della
Societa' Italiana per lo Studio dell' Arteriosclerosi (Sisa) in
programma a Roma dal 30 novembre al 3 dicembre.
Anticipando a Milano alcuni aspetti della scoperta, fatta dai
ricercatori degli ospedali di Chieti e di Ancona e pubblicata
sulla rivista Stroke, i dirigenti della Sisa hanno spiegato che
d'ora in poi sara' dunque possibile sapere, con un'analisi
molecolare, se si e' geneticamente predisposti all'ictus e
quindi sottoporsi a trattamenti mirati per ridurne il rischio.
La scoperta - spiega il presidente della Sisa Andrea Mezzetti
dell'Universita' di Chieti-Pescara, che e' anche coordinatore
dello studio - mette sotto accusa 5 molecole (MicroRNA) che
insieme determinano l'instabilita' della placca aterosclerotica
della carotide, predisponendola alla rottura che porta
all'ictus.
''L'analisi, su 15 pazienti dell'Ospedale di Chieti e 38
dell'Ospedale di Ancona - dice Francesco Cipollone, responsabile
del Centro per l'Aterosclerosi della stessa Universita' - ha
messo in luce che questa predisposizione all'ictus puo' essere
individuata tracciando una mappa genetica del paziente. E la
presenza delle 5 molecole nelle placche aterosclerotiche dei
pazienti esaminati, che si erano rotte provocando l'ictus -
spiega il professore - non era associata a differenze tra i
pazienti nella presenza di fattori come diabete, ipertensione,
dislipidemia o fumo di sigaretta. Questo significa che la
predisposizione genetica puo' essere determinante anche in
assenza dei classici fattori di rischio per infarto e ictus''.
''I risultati dello studio - dice Mezzetti - indicano che i
MicroRNA hanno un ruolo chiave nell'evoluzione della placca: la
presenza di 4 di queste cinque molecole predice l'ictus nel
73,5% dei casi, quella di tutte e cinque nell'82,4%''.
Ma se da un lato si evidenzia il ruolo centrale del difetto
genetico, dall'altro non si puo' disconoscere che le 5 molecole
agiscono laddove comunque esiste una placca, provocata da
dislipidemie. Per questo e' nato, promosso dalla Fondazione
Sisa, il progetto Lipigen (Network italiano delle dislipidemie
genetiche), con un gruppo di lavoro che coinvolge 38 ospedali
del Nord, del Centro e del Sud, e 6 laboratori, dedicato allo
studio e alla mappatura genetica delle dislipidemie in Italia.
''Obiettivi sono la diagnosi molecolare dei difetti genetici
alla base delle forme clinicamente diagnosticate - dice Mezzetti
- la messa a punto di una appropriata terapia e la creazione di
un Registro Nazionale delle Dislipidemie genetiche''. In Italia
ad oggi il numero di soggetti affetti da dislipidemie genetiche
e' compreso fra i 900.000 e il milione e mezzo. (ANSA).

BRA
24-NOV-11 17:49 NNNN


   

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