Interrogazione a risposta scritta 4-13727 - «Quella notte in cui morì l'agente speciale Samuele Donatoni durante un blitz per liberare l'imprenditore Giuseppe Soffiantini dai suoi sequestratori [...]

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Categoria: Atti Parlamentari
Creato Venerdì, 28 Ottobre 2011 15:50
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Atto Camera



Interrogazione a risposta scritta 4-13727
presentata da
MAURIZIO TURCO
mercoledì 26 ottobre 2011, seduta n.542

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno.- Per sapere - premesso che:

sul quotidiano la Repubblica del 25 ottobre 2011 è pubblicato un articolo dal titolo «I Nocs violenti e i misteri del caso Soffiantini "Tutti in azione nel bliz dell'agente ucciso"» in cui si legge «Quella notte in cui morì l'agente speciale Samuele Donatoni durante un blitz per liberare l'imprenditore Giuseppe Soffiantini dai suoi sequestratori [...] tra i pruni e le ginestre insanguinate sul ciglio dell'autostrada Roma-Pescara, vicino a Riofreddo, prima dell'arrivo dei soccorsi e della polizia "ordinaria", con il rumore degli spari ancora nelle orecchie e il loro collega a terra agonizzante, quegli agenti si guardarono in faccia per qualche interminabile secondo, poi decisero che mai nessuno avrebbe raccontato cosa era successo. Nemmeno ai magistrati, a cui avrebbero offerto una versione preconfezionata. Un accordo di ferro, che negli anni è degenerato, lasciando nella mani di "chi sa" un potere abnorme all'interno dei Nocs: e così oggi quegli uomini sono ancora tutti lì, nel reparto d'eccellenza della polizia di Stato, dove dettano, indisturbati, la propria legge. [...] La quarta Corte d'assise di Roma [...] stabilì in via definitiva che il proiettile che uccise l'agente Donatoni era stato sparato a bruciapelo e da dietro [...] venne confermata sia in Appello sia in Cassazione, arrivava anche all'inquietante conclusione che le forze dell'ordine operarono una sconsiderata attività di inquinamento probatorio. [...] Adesso che la procura e la polizia hanno avviato le proprie indagini, si è scoperto che tutti i "membri" del "sottocomando", quella notte erano a Riofreddo. [...] La domanda che in queste ore ha ricominciato a tormentare gli uomini incaricati dal capo della Polizia Antonio Manganelli di indagare sullo strapotere del "sottocomando" e su quanto accade all'interno della caserma di Spinaceto è dunque questa: quali segreti custodiscono Olivieri, Simone e gli altri per aver potuto trasformare la caserma nel proprio regno? Chi, o cosa coprono? Domande tanto più inquietanti quanto più si considera il livello di copertura di cui questi agenti hanno goduto. [...]»;

l'articolo di stampa ipotizza scenari dove i morsi nella caserma dei Nocs, denunciati da Repubblica il 14 settembre 2011, non erano solo atti di nonnismo e che dietro quelle violenze ci sarebbe una sorta di patto di sangue che fu stretto tra una manciata di teste di cuoio e i loro dirigenti in una notte di ottobre di 14 anni fa -:

se il Governo, anche sulla base degli atti depositati, sia a conoscenza dei fatti narrati nell'articolo in premessa e se non ritenga di dover rimuovere dai loro incarichi tutti gli attuali appartenenti al citato reparto e sostituirli con altri agenti della Polizia di Stato fissandone la permanenza nell'incarico per un periodo massimo di due anni oltre il periodo di addestramento ritenuto necessario, diversamente se non ritenga opportuno disporre la chiusura del predetto reparto;

se sia a conoscenza dell'esistenza di documenti e rapporti informativi riferiti ai fatti descritti nell'articolo in premessa e allo stato della disciplina e se sia intenzionato a renderli pubblici. (4-13727)