sindrome vescica attiva un tabu' per 2 mln donne italiane

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Categoria: Tutela della Salute - Sicurezza del Lavoro
Creato Martedì, 25 Ottobre 2011 12:28
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SALUTE:

sindrome vescica attiva un tabu' per 2 mln donne italiane =
(AGI) - Roma, 25 ott. - In Italia sono oltre 3 milioni le
persone colpite dalla sindrome da Vescica Iperattiva e sono
soprattutto le donne, nel 60% dei casi, circa due milioni, a
confrontarsi ogni giorno con uno dei sintomi piu' invalidanti
della Vescica Iperattiva, ovvero l'incontinenza urinaria da
urgenza, che comporta conseguenze pesanti sulla qualita' di
vita. Considerata erroneamente come una conseguenza 'naturale'
e ineluttabile dell'avanzare dell'eta', l'incontinenza urinaria
e' in realta' una vera e propria patologia misconosciuta e non
adeguatamente diagnosticata. Una ricerca condotta da Elma
Research ha indagato su un campione di 1.560 donne italiane il
vissuto di chi convive con il problema e le paure delle donne
che non ne soffrono. Tre donne su 4 (75%), tra quelle colpite
da incontinenza, percepiscono la patologia come un problema
senza via d'uscita e pensano che l'unico rimedio sia l'uso del
pannolino. Lo stesso rimedio rappresenta la piu' grande paura
anche per le donne sane, che pero', nel 77% dei casi, ritiene
che, se ne dovesse essere affetta, ricorrerebbe alla terapia
farmacologica, al momento pero' non rimborsata dal Servizio
Sanitario Nazionale. L'indagine di Elma Research conferma che
proprio a causa del tabu', il 25% delle donne che soffrono di
incontinenza non ne parla con nessuno, ne' con i familiari ne'
con figure sanitarie. Per questi motivi, il GISeG - Gruppo
Italiano Salute e Genere, promuove Donne VIP, una campagna di
sensibilizzazione che inizia oggi con il Forum "Incontinenza da
Vescica Iperattiva: una patologia misconosciuta". L'evento e'
promosso assieme all'Associazione Parlamentare per la Tutela e
la Promozione del Diritto alla Prevenzione, con il patrocinio
del Senato e il sostegno di Astellas Pharma. Antonio Tomassini,
Presidente XII Commissione permanente Igiene e Sanita' del
Senato, sottolinea che "e' fondamentale dare visibilita' e
'dignita'' alla problematica dell'incontinenza, che deve
iniziare ad essere considerata una condizione patologica a
tutti gli effetti alla luce del pesante impatto sulla qualita'
della vita di chi ne e' affetto".
"Attualmente viene rimborsata la sola ossibutinina, con
Nota AIFA n. 87, ma vale solo per una minoranza di pazienti con
incontinenza causata da patologie del sistema nervoso
centrale", dichiara Lorenzo Mantovani, del Centro
Interdipartimentale di Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione,
Universita' degli Studi di Napoli Federico II. "L'impatto di
un'eventuale estensione del rimborso dei farmaci per
l'incontinenza urinaria e' complesso da quantificare, in quanto
il loro impiego aumenta certo i costi farmacologici, ma appare
anche in grado di ridurre altri tipi di costi". (AGI)
Pgi
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