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Tumore del seno, con mammografia mortalit cala del 45%

Dettagli

Salute/

Tumore del seno, con mammografia mortalit cala del 45%
520.000 italiane vivono grazie a diagnosi precoce e nuovi farmaci

Roma, 13 ott. (TMNews) - Vincere il cancro del seno possibile,
solo una questione di tempo. Il tempo della diagnosi: al Sud
Italia, infatti, dove viene diagnosticato mediamente pi tardi,
il rischio di morire per questa neoplasia del 50% pi alto. La
differenza fondamentale l`accesso o meno alla mammografia che,
da sola, pu ridurre del 45% la mortalit. Al nord, dove esiste
un programma di screening, circa il 50% dei tumori viene scoperto
in fase precoce rispetto al 30% del meridione. Di questo si parla
nel convegno "International Meeting on new drugs in breast
cancer", in corso oggi e domani nella Capitale, che vede riuniti
oltre 200 fra i massimi esperti mondiali. "Non possiamo pi
permettere che la malattia ci colga di sorpresa - spiega
Francesco Cognetti, direttore dell`oncologia medica del Regina
Elena di Roma e presidente del convegno - Grazie alla diagnosi
precoce e alle terapie target oggi in Italia vivono oltre 520.000
persone che hanno avuto un tumore del seno. Un enorme successo
che deve indurci ad incentivare ancor pi la prevenzione primaria
e secondaria, su cui esistono ampi margini di miglioramento".

necessario, ad esempio, rinnovare i criteri finora utilizzati
per lo screening che dovr essere `su misura`: familiarit o
condizioni genetico-ereditarie, mammella densa, terapia ormonale
sostitutiva, precedenti condizioni patologiche del seno
predisponenti al cancro e presenza di impianti protesici sono
elementi da considerare per dividere le donne in tre categorie di
rischio (normale, medio e alto). Le stesse condizioni potranno
orientare per una diversa modulazione sia dello strumento
diagnostico da utilizzare (mammografia, ecografia, risonanza
magnetica) che per un diverso timing degli esami. Quindi non pi
la mammografia ogni 2 anni a tutte le donne ma una
personalizzazione dei controlli sulla base del rischio
individuale di ciascuna.

Il tumore della mammella la neoplasia di gran lunga pi
frequente nella donna, rappresenta circa il 29% di tutte le
diagnosi oncologiche. Nel 2010 in Italia si stimano 38.286 nuovi
casi, una donna ogni 11 a rischio di ammalarsi nel corso della
vita.

Red/Apa

131412 ott 11

Salute/ Tumore del seno, con mammografia mortalità cala del 45%
520.000 italiane vivono grazie a diagnosi precoce e nuovi farmaci

Roma, 13 ott. (TMNews) - Vincere il cancro del seno è possibile,
è solo una questione di tempo. Il tempo della diagnosi: al Sud
Italia, infatti, dove viene diagnosticato mediamente più tardi,
il rischio di morire per questa neoplasia è del 50% più alto. La
differenza fondamentale è l`accesso o meno alla mammografia che,
da sola, può ridurre del 45% la mortalità. Al nord, dove esiste
un programma di screening, circa il 50% dei tumori viene scoperto
in fase precoce rispetto al 30% del meridione. Di questo si parla
nel convegno "International Meeting on new drugs in breast
cancer", in corso oggi e domani nella Capitale, che vede riuniti
oltre 200 fra i massimi esperti mondiali. "Non possiamo più
permettere che la malattia ci colga di sorpresa - spiega
Francesco Cognetti, direttore dell`oncologia medica del Regina
Elena di Roma e presidente del convegno - Grazie alla diagnosi
precoce e alle terapie target oggi in Italia vivono oltre 520.000
persone che hanno avuto un tumore del seno. Un enorme successo
che deve indurci ad incentivare ancor più la prevenzione primaria
e secondaria, su cui esistono ampi margini di miglioramento".

È necessario, ad esempio, rinnovare i criteri finora utilizzati
per lo screening che dovrà essere `su misura`: familiarità o
condizioni genetico-ereditarie, mammella densa, terapia ormonale
sostitutiva, precedenti condizioni patologiche del seno
predisponenti al cancro e presenza di impianti protesici sono
elementi da considerare per dividere le donne in tre categorie di
rischio (normale, medio e alto). Le stesse condizioni potranno
orientare per una diversa modulazione sia dello strumento
diagnostico da utilizzare (mammografia, ecografia, risonanza
magnetica) che per un diverso timing degli esami. Quindi non più
la mammografia ogni 2 anni a tutte le donne ma una
personalizzazione dei controlli sulla base del rischio
individuale di ciascuna.

Il tumore della mammella è la neoplasia di gran lunga più
frequente nella donna, rappresenta circa il 29% di tutte le
diagnosi oncologiche. Nel 2010 in Italia si stimano 38.286 nuovi
casi, una donna ogni 11 è a rischio di ammalarsi nel corso della
vita.

Red/Apa

131412 ott 11


   

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