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Interrogazione a risposta scritta 4-13533 - Luca Marco Comellini

Dettagli

Atto Camera



Interrogazione a risposta scritta 4-13533
presentata da
MAURIZIO TURCO
lunedì 10 ottobre 2011, seduta n.531

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della difesa, al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.- Per sapere - premesso che:

il signor Luca Marco Comellini a seguito di alcuni procedimenti disciplinari di stato, avviati nei suoi confronti fin dall'anno 2006, tutti comunque definiti a suo favore per infondatezza della pretesa sanzionatoria avanzata dall'amministrazione militare, in data 28 gennaio 2009 fu dichiarato «non idoneo permanentemente al servizio militare da collocare in congedo assoluto [...] ma idoneo nei ruoli civili dell'amministrazione o in altre [...]»;

l'impegno del signor Comellini per il riconoscimento dei diritti che la Costituzione riconosce senza distinzioni ai militari e agli appartenenti alle Forze di polizia, al pari di tutti gli altri cittadini, lo ha portato, nel luglio, del 2009, a dare vita a un movimento politico denominato «Partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm)», convintamente supportato dagli interroganti e che, oggi, riscuote ampi consensi nell'ambito della compagine militare e delle Forze di polizia per le numerose e concrete iniziative politiche realizzate;

a seguito della domanda di transito nelle corrispondenti aree funzionali del personale civile del Ministero della difesa, avanzata a suo tempo dal Comellini ai sensi dell'articolo 14, comma 5, della legge 28 luglio 1999, n. 266, la direzione generale per il personale civile del Ministero della difesa, con la nota protocollo n. 78572 del 20 ottobre 2010, indirizzata all'U.T.T. di Santa Severa comunicava di aver ultimato l'istruttoria sulla domanda di transito e quale sede di assegnazione «l'U.T.T. SANTA SEVERA- NETTUNO». Con la medesima nota la Direzione generale dispose che il Comellini fosse sottoposto ai previsti accertamenti medici da parte dei competenti organi sanitari, nonché alla verifica dell'idoneità professionale nelle mansioni proprie del profilo individuato;

con il foglio protocollo 436/12 del 17 gennaio 2011 a firma del direttore interinale tenente colonnello Riccardo G. Daprà, l'UTTAT ha chiesto al dipartimento militare di medicina legale C.M.O. di Roma di sottoporre il Comellini a visita collegiale allo scopo di accertare l'idoneità fisica all'impiego nel profilo professionale di area 2a F3 «assistente amministrativo» facendo esplicito riferimento al «verbale BL/B n. A50916658 del 2 febbraio 2010». Successivamente, però, con il foglio protocollo 1038/12 del 28 gennaio 2011, indirizzato alla direzione generale del personale civile del Ministero della difesa, il direttore dell'UTTAT, colonnello De Giorgi, dopo aver espresso i propri «dubbi e perplessità» in ordine all'opportunità di assegnare il Comellini presso il dipendente poligono di S. Severa, al punto 2 della nota scrive «A tal proposito si ritiene auspicabile che venga considerata opportunità di disporre il reimpiego del nominato in oggetto presso altro E/D/R al fine di scongiurare il verificarsi di situazioni a rischio, delle quali potrebbe essere chiamata a rispondere anche giudizialmente tutta l'A.D., ai vari livelli, tenuto conto che, a parere dello scrivente, sussisterebbe una sorta di incompatibilità tra la patologia del dipendente in argomento ed il tipo di attività istituzionale che viene svolta nel dipendente poligono di S. Severa, potendo l'interessato facilmente venire a contatto con esplosivi ed armi portatili»;

con la nota protocollo n. 20116 del 23 marzo 2011, la direzione generale del personale civile del Ministero della difesa comunicò al Comellini che l'UTTAT di Nettuno, in data 28 gennaio 2011, aveva chiesto «il riesame della sede assegnata al signor Luca Marco Comellini, in quanto la patologia dell'interessato, non risulterebbe compatibile con attività istituzionali particolarmente sensibili nel settore munizionamento, esplosivi ed armamento svolte nel dipendente Poligono di S. Severa.» e, al riguardo, di aver richiesto a Segredifesa di voler individuare una nuova sede a cui assegnare il Comellini medesimo;

in data 3 ottobre 2011 il signor Comellini riceveva la nota protocollo n. 65440, del 27 settembre 2011, con la quale il Ministero della difesa-direzione generale per il personale civile-1°reparto-1°divisione-1°sezione, ha invitato il Comellini «[...] a presentarsi il giorno 2 novembre 2011, presso il Centro Logistico Tecnico Interforze NBC (CETLI NBC) di Civitavecchia (Roma) per la sottoscrizione del contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato e l'assunzione in servizio in qualità di "Assistente amministrativo" profilo professionale cod. SA31 del settore amministrativo, giudiziario, storico-culturale e linguistico-Area 2° fascia retributiva F3 [...]»;

ad avviso degli interroganti, con riferimento a quanto scritto al punto 2 della nota protocollo 1038/12 del 28 gennaio 2011, appare chiaro che l'autore ha voluto insinuare che il Comellini è un soggetto potenzialmente pericoloso per l'amministrazione militare e per terzi, in grado di compiere chissà quali azioni potendo facilmente venire a contatto con esplosivi ed armi portatili ed appare altresì evidente che il colonnello De Giorgi, senza attendere l'esito degli accertamenti medico-legali disposti dalla direzione generale per il personale civile, abbia formulato delle considerazioni che contrastano palesemente con quanto precedentemente disposto dai competenti organi valutatori del Ministero della difesa;

risulta agli interroganti che negli ambienti militari la custodia delle armi e degli esplosivi è rigorosamente disciplinata da apposite norme e da disposizioni interne, e quindi l'affermazione «potendo l'interessato facilmente venire a contatto con esplosivi ed armi portatili.», oltre ad essere secondo gli interroganti particolarmente calunniosa e diffamatoria è certamente strumentale e volutamente utilizzata allo scopo di non avere alle proprie dipendenze un dipendente - il Comellini - particolarmente attento alla condizione del personale militare ma anche di quello civile della difesa. Quanto affermato dal colonnello De Giorgi inoltre, solleva negli interroganti il dubbio che in particolari e delicate strutture della difesa la custodia e la cura per le armi e gli esplosivi sia particolarmente trascurata se finanche il comandante di un ente militare giunge ad affermare che per un dipendente civile è facile venire a contatto di armi ed esplosivi;

presso il centro tecnico logistico interforze NBC (CETLI NBC) si svolgono attività afferenti il settore nucleare, batteriologico e chimico, tra cui lo stoccaggio e distruzione degli ordigni bellici a carica chimica rinvenuti sul territorio nazionale;

agli interroganti la scelta operata dall'amministrazione della Difesa appare contraddittoria, discriminatoria e follemente lesiva degli interessi della pubblica amministrazione e dei diritti del signor Comellini, perché se fosse vero il pericolo prospettato dal colonnello De Giorgi non si comprenderebbe allora quali siano state le ragioni che hanno portato l'amministrazione della Difesa ad assegnare il Comellini presso una sede dove, al pari della precedente, vi potrebbe essere la medesima possibilità che lo stesso possa venire a contatto con armi ed esplosivi, oltre ai ben più pericolosi ordigni bellici a carica chimica, e non invece uno dei numerosi enti o reparti della Difesa che hanno sede nel territorio del comune di residenza del Comellini medesimo -:

se i ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti di cui in premessa, quali siano state le ragioni per cui il direttore dell'ufficio tecnico territoriale armamenti terrestri, colonnello Co. Ing.t. SG Carmelo De Giorgi, abbia espresso considerazioni, ad avviso degli interroganti, così gravemente lesive della dignità e dell'immagine del signor Comellini;

quali siano state le ragioni e i criteri adottati dall'amministrazione della difesa per determinare quale nuova sede di servizio il centro tecnico logistico interforze NBC (CETLI NBC) e non invece uno dei numerosi enti o reparti della difesa o di altre amministrazioni pubbliche che hanno sede nel territorio del comune di Cerveteri;

se non ritengano di dover intervenire con opportune iniziative volte a garantire il pieno rispetto dei diritti del signor Luca Marco Comellini, anche in relazione alla patologia dallo stesso sofferta, e conseguentemente se intendano avviare ogni opportuna iniziativa affinché gli organi competenti valutino la possibilità di assegnare il dipendente in premessa presso una sede dell'amministrazione militare, o di altre, ubicata nel territorio del comune di Cerveteri;

se intendano trasmettere gli atti del procedimento di cui in premessa alle procure competenti affinché ne valutino la correttezza e l'eventuale sussistenza di un danno dovuto all'eccessiva durata del procedimento medesimo avviato su istanza del Comellini in data 5 febbraio 2009;

quali provvedimenti ritengano di dover adottare nei confronti di coloro che anche con comportamenti omissivi e commissivi abbiano permesso che i fatti di cui in premessa si realizzassero con il conseguente danno per gli interessi dell'amministrazione militare e civile della difesa nonché per i diritti e per gli interessi del signor Comellini.(4-13533)

   

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