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Ulteriori indicazioni per l'attuazione delle riduzioni di spesa

Dettagli

Ministero dell'economia e delle finanze


Circ. 29-9-2011 n. 28
Ulteriori  indicazioni per l'attuazione delle riduzioni di spesa di cui al combinato disposto dell'articolo 10, comma 2, del D.L. 6 luglio 2011, n.  98, convertito, con modificazioni, dalla L. 15 luglio 2011, n. 111 e dell'articolo 1, commi 1 e 2, del D.L. 13 agosto 2011, n. 138.
Emanata  dal Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento della ragioneria generale dello Stato, Ispettorato generale del bilancio, Ufficio I.
Circ. 29 settembre 2011, n. 28 (1).
Ulteriori indicazioni per l'attuazione delle riduzioni di spesa di cui al combinato disposto dell'articolo 10, comma 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla L. 15 luglio 2011, n. 111 e dell'articolo 1, commi 1 e 2, del D.L. 13 agosto 2011, n. 138.

(1) Emanata dal Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento della  ragioneria generale dello Stato, Ispettorato generale del bilancio, Ufficio I.
 


 
A
tutti i Ministeri
 
A
tutte le Amministrazioni autonome
 
A
tutti gli Uffici centrali del bilancio presso i Ministeri
 
Al
Dipartimento del tesoro - Direzione V - Ufficio IV
 
All'
Ufficio di ragioneria presso i monopoli di Stato

e, p.c.:
Alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri
 
Alla
Corte dei conti
 
All'
Istituto nazionale di statistica
 
Alle
Ragionerie territoriali dello Stato





 

Con la Circ. 13 luglio 2011, n. 23 dello scrivente, pubblicata sulla G.U. n. 171 del 25 luglio 2011, sono state fornite indicazioni per la predisposizione delle previsioni di bilancio per l'anno 2012 e per il triennio 2012 - 2014, nonché per l'attuazione dell'articolo 10, comma 2 del D.L. n. 98 del 2011.
Tale  provvedimento infatti dispone che, ai fini del concorso al raggiungimento degli obiettivi programmati di finanza pubblica, le Amministrazioni centrali dello Stato assicurano, a decorrere dall'anno 2012, una riduzione della spesa in termini di saldo netto da finanziare ed indebitamento netto per gli importi indicati nell'apposito allegato C  al provvedimento stesso.
In particolare, il paragrafo 3 della suddetta circolare stabilisce che le amministrazioni elaborino proposte per l'attuazione delle predette riduzioni di spesa.
Successivamente, l'articolo 1, comma 1, del D.L. 13 agosto 2011, n. 138,  stabilisce l'incremento, per gli anni 2012 e 2013, degli importi in termini di "indebitamento netto della PA" indicati nella tabella di cui all'allegato C del menzionato D.L. n. 98 del 2011,  rispettivamente, di 6.000 milioni di euro e 2.500 milioni di euro; prevede inoltre che, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da emanare su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, i predetti importi sono ripartiti tra i Ministeri e sono stabiliti i corrispondenti importi nella voce "saldo netto da finanziare".
Al successivo comma 2, del citato D.L. n. 138/2011, viene inoltre revocata l'esclusione del fondo aree sottoutilizzate dalle menzionate riduzioni di spesa previste dall'articolo 10, commi da 2 a 5, del D.L. n. 98 del 2011,  sebbene le proposte di riduzione, ai sensi del medesimo comma 2, non possano riguardare le risorse destinate alla programmazione regionale.
In attuazione del suddetto articolo 1, comma 1, è stato adottato il D.P.C.M.  28 settembre 2011, mediante il quale è stato rideterminato il richiamato allegato C, per tener conto sia della maggiore incidenza complessiva delle riduzioni da apportare, sia della diversa distribuzione delle stesse tra i Ministeri in conseguenza della inclusione del FAS tra le spese da ridurre.
Per quanto sopra rappresentato, pertanto, la richiamata tabella di cui all'allegato C, viene a modificarsi come segue:



 
SALDO NETTO DA FINANZIARE
INDEBITAMENTO NETTO
 
2012
2013
2014
2012
2013
2014

MINISTERI
in milioni di euro

Economia e finanze
3.437,3
1.077,8
1.420,9
2.118,3
1.278,3
1.264,2

Sviluppo economico
3.891,9
2.617,4
1.881,2
2.325,1
3.154,9
2.014,9

Lavoro e politiche sociali
107,2
33,5
43,6
64,7
34,6
38,4

Giustizia
273,3
101,6
132,1
196,3
126,8
140,5

Affari esteri
206,0
71,8
93,4
135,8
81,7
90,6

Istruzione, università e
145,0
49,5
64,3
114,2
68,2
75,5

ricerca            

Interno
550,8
208,5
270,9
424,3
276,8
306,6

Ambiente e tutela territorio
124,1
45,2
58,8
63,5
41,0
45,5

Infrastrutture e trasporti
222,2
81,2
109,0
134,3
83,2
95,1

Difesa
1.446,9
606,2
786,1
1.213,3
721,1
796,4

Politiche agricole alimentari
168,8
62,6
81,4
107,7
69,3
76,8

e forestali            

Beni e attività culturali
60,3
21,8
28,4
49,5
31,1
26,8

Salute
66,1
23,0
29,9
53,0
32,9
28,7

TOTALE
10.700
5.000
5.000
7.000
6.000
5.000










Va da sé che codeste Amministrazioni dovranno, quindi, formulare le proposte, illustrate nel richiamato paragrafo 3 della Circ. 13 luglio 2011, n. 23, con riferimento agli importi rideterminati nell'aggiornata tabella di cui all'allegato C.
Restano  peraltro confermate tutte le altre indicazioni sull'argomento, contenute nella predetta circolare, con l'ulteriore precisazione che non  saranno prese in considerazione proposte di riduzione delle spese per fitto locali, utenze varie e simili se non sono accompagnate da piani di  razionalizzazione delle strutture amministrative centrali o periferiche  che le sostengono.
Ciò anche in relazione alle direttive contenute nella nota del 28 settembre scorso del Presidente del Consiglio, indirizzata a tutti i Ministri che, in relazione all'impianto complessivo della manovra per il pareggio ed ai vincoli internazionali assunti e non eludibili, indica che l'obiettivo di risparmio deve essere assicurato tramite riduzioni di spesa strutturali,  con la conseguenza che vanno esclusi sia tagli di spesa "una tantum", sia la possibilità che, in luogo della riduzione della spesa, si introducano misure comportanti maggiori entrate, magari anche di natura extratributaria.
Va altresì ribadito che, come peraltro già segnalato nella citata nota del Presidente del Consiglio, le proposte per il conseguimento degli obiettivi di risparmio, rispettivamente assegnati a ciascun Dicastero con il predetto D.P.C.M., dovranno necessariamente pervenire allo scrivente entro il 4 ottobre p.v.


Il Ragioniere generale dello Stato
Mario Canzio

 

D.L. 6 luglio 2011, n. 98, art. 10
D.L. 13 agosto 2011, n. 138, art. 1

   

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